United States or Malta ? Vote for the TOP Country of the Week !


Tale è la credenza dei Maomettani. El-Mactud s'aggirò per qualche po' intorno alla zeribak spingendo lo sguardo al disopra delle stuoie che formavano il recinto, poi, date alcune istruzioni a Medinek, presentossi al capo della guardia bagg

Divise le sue forze in due grossi corpi di armata, il 23 passava il Mincio sopra 11 ponti gettati fra Peschiera e Goito, spingendo avanti forti ricognizioni, onde conoscere al giusto le posizioni degli alleati.

"Non è egli vero, signor Raimondo, che dovrebbe essere un gran dolore se ci si togliesse d'un tratto la memoria degli anni infantili, se spingendo lo sguardo nel nostro passato, noi non potessimo arrestarci sopra l'occhio sereno dei nostri poveri genitori? "Cotesto dolore io l'ho provato. Non conobbi mìa madre; ella morì troppo presto perchè io potessi serbarne memoria.

Dalla bocca di lui usciva la più nera spuma, ed egli, fattosi largo spingendo quei due che erano accorsi come se fosse inseguito da una potenza terribile, aperto l'uscio, si precipitò per le scale. Vascello e Narciso erano muti per lo stupore. Giunsero anelanti alla camera di Angiolina, che credevano ferita od estinta; ma invece la trovarono tranquillamente genuflessa innanzi ad una sacra imagine.

Poi con salti e cornate irruppe nella polvere dell’Arena, strappò ai mantellieri una cappa, che trascinò via su le corna, rovesciò l’uno appresso l’altro i cavalli de’ due «picadores» e subitamente uccise il terzo, che a randellate stavano spingendo nel recinto. In breve il suo bianco mantello portò su gli ómeri una larga fascia di sangue.

Il signor Dogliani si fermò; rizzò il capo, che teneva chino per ripararsi dal freddo col bavero del mantello, e, vedendo una figura lunga e nera da prete, esclamò stupefatto: Vincenzo! Sei tu? , rispose Vincenzo. Vengo a condurti un figlio di più. E spingendo innanzi Vicenzino soggiunse mestamente: Suo padre è morto.

Frustateli, mormora il priore alzando le spalle e spingendo il cavallo per ritornare alle tende del duca. Ma Roberto resta un tratto a pensare, poi ordina: Guidateli al nostro maestro di palazzo, monsignor di Bovino, che egli li provveda di alloggiamento per questa notte, e che dimani sieno presentati al nostro padiglione.

Qui Topler, spingendo i gomiti in fuori e arrotondandosi il cavo delle mani sul petto, fece una mimica che non mi sarei aspettata da lui. Buona fortuna! diss'egli. Amica mia, cui dedico queste memorie, non pensa Lei che Hans Topler fosse migliore di me? Allora ne ho dubitato, e adesso ne sono sicuro. Egli era uno degli ultimi che saranno primi un giorno.

Si entrava dal portone della casa di via S. Pietro all'Orto, si saliva al primo piano, si passava dallo stanzone amministrativo, si voltava a sinistra, si entrava nella sala di redazione, e si vedeva il direttore spingendo l'uscio in fondo alla parete di fronte. Il reportage spontaneo era cessato.

Eravamo seduti così presso, alla tavola del «trente et quarante», che un sottile velo di cipria, staccandosi dal suo braccio seminudo, impolverava leggermente la mia manica nera. Giocava con febbre, giocava con irritazione, spingendo sul tavoliere, ad ogni colpo, senza nemmeno contarli, grossi mucchi di gettoni e di denaro.