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Per essere più lesti viaggiamo senza provvigioni tende, e solo abbiamo presa una piccola tenda nera, come si fanno allo Scioa, pei casi estremi. Siamo quindi costretti di ricoverarci tutte le sere ai villaggi, e chiedere una capanna, e farci dare col mezzo della guida del re o più spesso col mezzo dei nostri talleri, quel che si può trovare non per mangiare, ma per vivere. Come si stia la notte in questi tuguri con ogni sorta di compagnia, e cosa si debba ingojare, risparmio descrivere per evitare un disgusto. La stanchezza e l'appetito rendono però soffice qualunque giaciglio e gustoso qualunque cosa sia materialmente mangiabile; la necessit

E v’era tutto un popolo, e v’era tutto un mondo ancor nuovo a questo verbo di martirio e di purificazione, che usciva dai foschi tuguri, pronto anch’esso alla croce del Calvario, pur di credere nelle parole del bianco taumaturgo: «La felicit

E dice: Vecchio, hai lavorato indarno: Indarno il sangue hai dato: E piangesti e non fosti consolato, E dolcezze non ebbe il corpo scarno. E dice: L’implacabil malattia Che infesta la risaia, Che nei tugurî senza sol si sdraia, Mista d’odio, di fame e di pazzia, L’implacabile e scialba malattia Ti prese, ebete, nudo, Affranto; e nel rigor d’un verno crudo Ti condusse a la morte.

Come il santo profeta Danïele, avrebbe ei vinti a 'l suo giogo i leoni; e con la voce, cantico di lire, mansuefatti avrebbe aspidi in guerra. Or prima, a soggiogar l'anime in terra, trasse i cuor de le donne a 'l suo desire. Tutte, da' bei palagi ove risplende l'oro, e da' templi ove la pace dorme, e da l'umili case, e da le tende nomadi, e da' tuguri, a torme a torme,

Balzan veloci i tuoi cavalli al caldo Schioccare delle ferze e corre il suono De' tuoi cocchi tra i pallidi tuguri, Ove il popol si annida, ultimo gregge. Ma se dall'alto ai neri tetti il guardo Volgi, che stanno come pietre al sole, Ah delle cose il tuo pensier ravvisa L'intimo error e la spietata legge.

In pochi giorni le azioni della Cisalpina cominciarono ad essere cercate, specialmente a Primarole ed a Castellanzo, e molti piccoli possidenti del luogo, accecati dal balenìo ammaliante della speculazione, pur di diventare azionisti, davano anche i loro campi e i loro tuguri in ipoteca.

Quei tuguri abitati l’estate i soli giorni che durano i lavori ed i raccolti nelle terre circostanti, servono l’inverno a deposito di fieno, foglie, legnami ed attrezzi agricoli. La loro estrema bassezza li fa parere inginocchiati e l’oscurit

Nelle vie dell’Alloro e di Lungarini, a pochi passi dai tuguri della povera e rassegnata gentarella che vi si addensa, sono palazzi dalle ampie ma semi-buie corti, dai riposati scaloni, dalle luccicanti sale, ove i Marchesi Abbate, della Sambuca, di S. Gabriele, di Bonagia, lussureggiano di magnificenze.

Ohè! m'udite?... Ed io vi vedo uscire a passi lenti dai vostri informi tugurî, che giacciono schiacciati sulle rocce. come colossali escrementi di pachidermi aboliti! Verso quali patiboli trascinate voi dunque i vostri passi stanchi?...

La giornata passò in quel dolce riposo. I naturali volevano condurre i figli del cielo a visitare i loro modesti tugurî; e qualche visita, alle capanne più vicine, fu consentita dall’almirante, a cui premeva di conoscere come vivessero, quali fossero i loro utensili domestici, e sopra tutto a che grado fosse giunta la loro agricoltura. Del resto, egli aveva gi