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Betta scoppiò in pianto. Colla faccia su quella mano gelata la mamma non piangeva, non singhiozzava; si udiva solamente l'anelito faticoso del suo respiro simile a quello di un ferito. Le campane di una chiesa vicina suonarono mezzogiorno nell'aria vibrante del sole; Betta, appoggiata dietro la sedia della mamma, aveva nascosta la testa. Allora la signora Veronica si alzò per esaminare la morta: nessun dubbio, Tina era gi

Il men che lieve fruscio dei panni gli metteva i brividi; i passi suoi, comechè fosse scalzo, gli pareva sonare più che quelli di un guerriero tutto ferro dai capelli alle piante; fin l'anelito studiavasi rattenere: le chiavi, per cura che adoperasse, girando nella toppa scricchiolavano, crocchiava l'imposta, onde se gli rizzavano le chiome in capo.

I truci lampi del suo sguardo rivelavano l'anelito della vendetta. Quell'uomo era il nembo che si condensa per esplodere terribilmente.

altrettanti corpi di color giallo giacevano stesi in senso inverso, con le piante contro le piante dei primi. Senza l'anelito dei petti li avrei creduti cadaveri. Ma una fulminea staffilata che piombò sulle mie spalle, mi strappò subitamente al mio terrore e mi rinfrancò lo spirito inorridito.

Si rotolavano entrambi per terra mordendosi a vicenda, e ingegnandosi di stringersi alla gola: di tratto in tratto cacciavano urli disperati; si laceravano co' denti; si sgraffiavano con le ugne; si pestavano a pugni; l'anelito usciva fumoso dalle narici e dalla bocca; il cuore, tremante per tremendo palpito, minacciava scoppiare loro nel petto... orribile lotta era quella!

Allora accadde una cosa terribile. Come un brivido sonoro, come l'anelito e il gemito d'un'anima ferita e penante echeggiò sotto le vôlte della vecchia chiesa; poi la voce potente dell'organo si affermò, si modulò, si svolse nelle note lunghe e gravi d'un canto solenne. Perez si sentì opprimere il petto e mozzare il fiato e velare lo sguardo da una commozione veemente, che un repentino moto di collera soffocò e poi disperse. Chi aveva ordinata quella musica? Alla cerimonia da celebrare con estrema semplicit

È un continuo incalzarsi, retrocedere, rincalzarsi di nuovo e di nuovo ripiegare; i colpi cadono fitti e pesanti, e le lame accozzantesi aspramente gettano scintille. Il volto dei combattenti è acceso, lo sguardo fiero, l'anelito affannoso; ambedue sono animati da un eguale pensiero, pensiero di sangue, e questo sangue colla destra vigorosa roteando la sciabola lo cercano in ogni colpo.

Erano presenti alla scena parecchie centinaia di persone. Tutti i cuori battevano per il Rota. In quel momento, in quella posa egli era formidabile. Il facchino, colla bava alla bocca, pallido, minaccioso, il suo enorme scudiscio sospeso sulla testa del cavallo, non poteva distogliere lo sguardo da quella nobile e potente figura che lo dominava, che imponeva ai suoi impeti brutali. Investito dalla indignazione popolare, quello zotico imbestialito subiva la più tremenda delle umiliazioni. Da' suoi occhi iniettati di sangue spirava l'anelito feroce della reazione egli avrebbe voluto, col suo sguardo da basilisco, annientare il potente che gli stava dinanzi, od almeno, immolare in presenza di lui, il povero animale, oggetto di tanta commiserazione e di tanto interesse. Ma quell'uomo sanguinario non ebbe il coraggio della propria malvagit