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Senza padre, senza marito, senza fratelli, il mio cuore riposava nell'amore per il mio piccino; ma accanto a questo amore fatto di protezione e di rinuncia, quali nuovi diritti si ergevano imperiosi a domandare la loro parte? Una aspirazione di vita superiore mi dominava come sola meta degna, quasi il perchè di una esistenza che avevo fino allora sciupata meschinamente senz'alcun frutto.

L'osteria di Giovannino, tutta bianca, aveva le persiane socchiuse; il silenzio più completo dominava. Signora Lucia, qui non si fa colazione. Si guardarono con una cera afflitta. Erano rossi dal caldo. In questa un cameriere con un calzone militare ed una marsina civile, venne sulla porta, sogguardandoli con la più grande meraviglia. Quando essi salivano per la scaletta, li seguì.

Egli aveva l'energia che mancava a me; e quello sguardo d'aquila che penetra nell'anima. Con questo mi conosceva; con quella mi dominava.

Ciò spiega i varii tentativi da lui fatti per introdursi nella stanza che racchiudeva ciò che per lui, oggi, era tutto nel mondo quel tutto in possesso di altri, e, presto, della morte! ed il furibondo rimorso che lo dominava e lo tratteneva indietro.

In teatro, dall'alto del suo sgabello, egli dominava ad un tempo l'orchestra, il palco scenico e la folla ammirata degli spettatori. Era il nume delle armonie, il Prometeo che sprigiona la luce. Severissimo e qualche volta irritabile nell'esercizio del suo dominio musicale, egli era, nel consorzio privato, un buono e solazzevole camerata.

Io non so, sire, continuò Bambina, rianimandosi a misura che parlava e che l'immagine di suo fratello dominava la sua mente. Io non conosco i nomi le persone dei cospiratori. Ma allora? gridò il re con impazienza. , mormorò Bambina ricominciando a turbarsi. Me ne hanno nominato uno.

Dal vicolo di Gesidio un’altra torma sbucò e prese la via dei Bastioni. Tutto il paese di Pescara, nel dolce plenilunio primaverile, era pieno di amori e di combattimenti canini. Il mastino di Madrigale, incatenato a guardia d’un bove ucciso, di tratto in tratto faceva sentire la sua voce profonda che dominava tutte le altre voci.

Andare ad affacciarsi dal Muraglione per osservare i lavori dell'inglese, laggiù, era diventato l'occupazione giornaliera dei galantuomini che ordinariamente ozieggiavano in Casino, dicendo male di questo e di quello, ammazzando il tempo con interminabili partite a tarocchi o al bigliardo, o sbadigliando seduti in circolo, su la terrazza che dominava il Largo della Matrice e quasi segregava il Casino dal contatto della gente radunata davanti a la chiesa, le domeniche; contadini la più parte. Le gite al Muraglione formavano un diversivo, davano pretesto a discussioni, a malignit

Lui, camminando a celeri passi come se fosse inseguito, fantasticava dalla vendetta e l'assaporava. Si fermò su un poggiolo, tra un folto d'ulivi, dal quale si dominava tutta la villa, con le strade che la circondavano. Di poteva osservare senz'esser visto. Annottava quando si riscosse, e scese a gran passi, con gli occhi che mandavano lampi.

Nella carestia che allora dominava, molte donne, per vera fame, aveano fatto getto della loro onest