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49 Costui dietro al cugin suo di Pescara con l'auspicio di Prosper Colonnese, vedete come la Bicocca cara fa parere all'Elvezio e più al Francese. Ecco di nuovo Francia si prepara di ristaurar le mal successe imprese: scende il re con un campo in Lombardia, un altro per pigliar Napoli invia.

20 S'al fiero Achille invidia de la chiara meonia tromba il Macedonico ebbe, quanto, invitto Francesco di Pescara, maggior a te, se vivesse or, l'avrebbe! che casta mogliere e a te cara canti l'eterno onor che ti si debbe, e che per lei 'l nome tuo rimbombe, che da bramar non hai più chiare trombe.

33 Così dicendo, mostragli il marchese Alfonso di Pescara, e dice: Dopo che costui comparito in mille imprese sar

Ecco il re preso, ed eccolo in Ispagna: ed a quel di Pescara dar si vede, ed a chi mai da lui non si scompagna, a quel del Vasto, le prime corone del campo rotto e del gran re prigione. 54 Rotto a Pavia l'un campo, l'altro ch'era, per dar travaglio a Napoli, in camino, restar si vede, come, se la cera gli manca o l'oglio, resta il lumicino.

Questa regione abruzzese non ha ancora ferrovie. Si comincia ora a tracciarne, essendo esse necessarie, anche per ragioni strategiche. Si sta costruendo una linea sul Pescara fino al mare Adriatico, dove si riallaccia alla linea di Ancona, ed è qui il punto centrale di scalo dei prodotti degli Abruzzi. Questa linea dovr

A Pescara, d’un tratto, tre, quattro, cinque persone del volgo furono prese dal male. Cadeva la sera; e su tutte le case discendeva una grande paura funerea, insieme con l’umidit

Così il fermento cresceva. Li agricoltori al mercato di Pescara nulla compravano, portavano mercanzia in traffico. I fichi dalli alberi, giunti a maturit

Non è di questi duo, per fare esangue l'orribil mostro, che più inanzi vegna: l'uno Francesco di Pescara invitto, l'altro Alfonso del Vasto ai piedi ha scritto. 53 Ma Consalvo Ferrante ove ho lasciato, l'ispano onor, ch'in tanto pregio v'era, che fu da Malagigi lodato, che pochi il pareggiar di quella schiera?

Traversammo il Pescara, vivace corso d'acqua montanino, ricco di trote, largo qui come il Liri a Ceprano. Attraverso questa regione incantevole giungemmo a Pentima, poi sull'altipiano dell'antico Corfinium dei Peligni.

Binchi-Banche ed il finanziere seguitavano a distanza, ridendo e parlando a voce bassa. Ora la verdura terminava e incominciavano le sabbie. Si udiva mormorare la maretta alla foce della Pescara.