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La nave solca l'oceano. È una sera dolcissima; un lieve venticello increspa le onde e tiene la fregata come in panna. Nella camera del capitano si mirava una lampada sospesa al soffitto di legno di abete, ondeggiante in una custodia di cristallo, la quale rischiarava la stanza che eleganti mobili guarnivano.

Intorno alle sue labbra carnose, è diffuso il cinismo che si prolunga fino alla radice del naso, dove incomincia una fronte spaziosa, fuggente, giallognola, la quale si increspa ogni volta che parla. Ha le gambe arcuate e ha sempre fame. Tutte le volte che veniva nella nostra camerata gli davamo parecchie pagnotte.

Sotto, il tetro fiume di prigionieri increspa paurosamente la sua superficie di cappotti e berretti fuligginosi. Io rialzo la testa dal volante e fiato fiato finalmente. I Venti giungono in ritardo, ma la loro fretta è vertiginosa. Pulire, pulire, pulire tutto, scuotere, sconvolgere, disinfettare. Ma non basta.

Le vacche entrano malinconicamente nell'ammazzatoio. Piegano fino a terra la testa. Annusano il sangue e si volgono intorno. Un primo leggero fremito inconsciente increspa loro la pelle, gli occhi grandi e dolci s'inumidiscono. Attaccate per le corna ai pali dei cavalletti enormi, alle forche bruttate di sangue rappreso, continuano a dondolare la testa inquieta, lasciando mescolare al sangue, per terra, i fili argentei della bava, ond'hanno tutto umido il muso. Subitamente un carnefice s'accosta: nascoso il pugnaletto nella destra, guardingo. Leva la mano. Il pugnale s'abbassa, colpisce tra le corna, penetra, rapidissimo, fin nel cervello, e riappare fumante. Il carnefice d

IL MANDOLINO Se come morbide piume le nude Mani trascorrono alla carezza E fanno spesso pallido il viso, Come sul mare vivida brezza, Che i flutti increspa, erra il Sorriso E il mar dell'anima agita, schiude. Ridi, sorridi e lascia che l'ebbrezza Dello spirito scorra.. LA CHITARRA in lieto suon.

Una notte sul mare risveglia la poesia anco nei cervelli più ottusi. La brezza placida e fresca che increspa la levigata superficie di esso, la luce opaca e serena del cielo, lo sfumar lontano delle isole e della spiaggia, l'immenso orizzonte sconfinato alla vista ed eccelso lassù sotto la volta stellata, il silenzio delle cose, tutto concilia a pacata malinconia ed a meditazione poetica. Lo smisurato volume delle acque che fiottano ai fianchi della nave, il pallido azzurro che sublime diffondesi nell'alto aggiungono maest