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Massacese ogni tanto faceva un gesto inconsciente, come fanno talora li uomini cogitabondi. Il vento si levò. Le vele si gonfiarono, dopo avere palpitato un istante. La Trinit

Rispondi." E io risposi: "Verrò." Subito dopo quell'atto, commesso con quella specie di sovreccitazione inconsciente che accompagna tutti gli atti decisivi della vita, io provai un particolare sollievo, vedendo gli avvenimenti determinarsi. Il senso della mia irresponsabilit

Il principe, la di cui anima mormorava, lui inconsciente, i nomi misteriosi di spia, di denunziatrice, di segugio da bargello, comprese la lezione e si tacque. Ma egli non osò offrire di nuovo il braccio alla giovinetta. Il re, che giunse allora, fumando il suo sigaro, li sorprese zozzando fianco a fianco. Ei fece un segno al principe di seguirlo ed entrò nel palazzino in mezzo al parco.

Ella come vide li altri due uomini mettere la mano in tasca e pagare; imitò quell’atto, risovvenendosi. Ma diede un maggior valore. Il fanciullo volle farle intendere ch’egli non poteva renderle l’avanzo, perchè non l’aveva. Ella ebbe un gesto inconsciente. Il fanciullo prese tutto il danaro, con una smorfia di malizia.

Il colloquio fu tempestoso, quantunque Bambina distratta ed affannata non rispondesse che per monosillabi. Il padre Piombini, esaltandosi per gradi, obbliandosi, cieco, inconsciente quasi, fece in fine esplosione: Io ti amo! disse egli con voce strangolata. Sei tu contenta adesso che mi hai strappata questa terribile parola? Perchè sei tu ritornata? Io godeva della pace da parecchi anni. Io credeva che il mio cuore fosse disseccato. Tu vi hai messo tutte le fiamme dell'inferno. Io non sono stato sempre gesuita. Io era il conte Bonvisi. Io fui marito di una donna amata. Io fui alla corte di Vienna ambasciatore del duca di Modena. Io era ricco di un milione.... Io aveva gittato tutto ciò in una tomba. Tutto ciò può risuscitare. Vuoi tu essere mia? Vuoi tu avere piet

Ella avea chiuso gli occhi, e quasi inconsciente Il cor di confidenza pieno ineffabilmente, Spinta da irresistibile e nuovissimo istinto Le braccia intorno al collo del giovine avea cinto. Egli mirava l'ombra che le palpebre chiuse Gettavan sulle guancie di pallore suffuse, E le labbra vermiglie. E si sentìa sul petto Le mosse di quel core a battere costretto, E per la prima volta. Ei mormorò sommesso: «Io t'amo». Ella rispose: «Mi salva». Allor più presso A lei cui gi

Le vacche entrano malinconicamente nell'ammazzatoio. Piegano fino a terra la testa. Annusano il sangue e si volgono intorno. Un primo leggero fremito inconsciente increspa loro la pelle, gli occhi grandi e dolci s'inumidiscono. Attaccate per le corna ai pali dei cavalletti enormi, alle forche bruttate di sangue rappreso, continuano a dondolare la testa inquieta, lasciando mescolare al sangue, per terra, i fili argentei della bava, ond'hanno tutto umido il muso. Subitamente un carnefice s'accosta: nascoso il pugnaletto nella destra, guardingo. Leva la mano. Il pugnale s'abbassa, colpisce tra le corna, penetra, rapidissimo, fin nel cervello, e riappare fumante. Il carnefice d

Dormono i nidi ed i fragili fiori Posan col capo languido che pende, Si confondon le forme ed i colori... E l'ombroso vial qualcuno attende. Il gracile tuo corpo lotta fiera Brevemente pugnò: Ma vinse alfine L'alma alata e fuggì. Misera fine, Vittoria altera! L'alma fuggì pari ai fulgenti versi Che uscìan da te quasi inconsciente e ignaro E se ne andavan per le vie dispersi Del mondo avaro