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Signor conte, disse il vecchio Guerri, poichè Gino ebbe bevuto, rammenti che questa casa è sempre sua, come fu per questi tre mesi. Perdoni! soggiunse; avrei dovuto dire tre giorni. Grazie! rispose Gino. Lo so. Dolce casa delle Vaie, dove ho trovata la pace.... la cara pace che gli uomini intendono così tardi, nella vita, e che io, felice su tutti, ho gustata così prima del tempo!

Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Letè si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda». Purgatorio · Canto XXXI «O tu che se’ di l

E in segno di ciò che Io in veritá l'avevo satisfacto, per piú sentí per admirabile modo nel gusto corporale il sapore e odore del Sangue e del Corpo di Cristo crocifixo, mia Veritá. Unde ella si rinnovellò nel lume della mia providenzia, avendola gustata cosí dolcemente. Tucto questo fu visibile a lei, ma invisibile agli occhi delle creature.

Sacramentalmente è quando si comunica del sancto Sacramento; virtualmente è comunicandosi per sancto desiderio: per desiderio della comunione, e per considerazione del sangue di Cristo crocifixo, cioè comunicandosi sacramentalmente de l'affecto della caritá, la quale ha gustata e trovata nel Sangue, el quale vede che per amore fu sparto.

Costoro nel lume hanno cognosciuta e gustata l'etterna volontá mia, la quale non vuole altro che 'l vostro bene; e perché siate sanctificati in me, però ve lo do e permecto.

Però parla con esse e odi e credi; ché la verace luce che le appaga da non lascia lor torcer li piedi». E io a l’ombra che parea più vaga di ragionar, drizza’mi, e cominciai, quasi com’ uom cui troppa voglia smaga: «O ben creato spirito, che a’ rai di vita etterna la dolcezza senti che, non gustata, non s’intende mai,

Pero` parla con esse e odi e credi; che' la verace luce che li appaga da se' non lascia lor torcer li piedi>>. E io a l'ombra che parea piu` vaga di ragionar, drizza'mi, e cominciai, quasi com'uom cui troppa voglia smaga: <<O ben creato spirito, che a' rai di vita etterna la dolcezza senti che, non gustata, non s'intende mai,

No, non vi scomodate; rispose tranquillamente il padre Prospero. Vorreste fare di me un pomo di discordia. A qual pro? Tanto, per essere offerto a Venere, sarei troppo peso. L'arguzia non fu molto gustata dal padre Restituto, che, secondo le parole del padre Prospero, avrebbe dovuto far le veci di Paride. Ho capito; diss'egli, crollando malinconicamente la testa.

«Simili scenedisse Valancourt, «dilettano il cuore come i concenti di deliziosa musica; chiunque ha gustata una volta la melanconia ch'esse ispirano non vorrebbe mutarne l'impressione per quella dei più squisiti piaceri. Elleno destano i nostri più puri sentimenti; dispongono alla benevolenza, alla piet

Alto fato di Dio sarebbe rotto, se Letè si passasse e tal vivanda fosse gustata sanza alcuno scotto di pentimento che lagrime spanda». Purgatorio · Canto XXXI «O tu che se’ di l