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Questa era la veritá: hovelo manifestato col sangue di Cristo crocifixo. Poi che l'ha cognosciuta l'ama: amandola, el dimostra amando schiectamente quello ch'Io amo e odiando quel ch'Io odio. Cosí si truova nel terzo stato della caritá del prossimo. che la memoria a questo pecto s'empie, passata ogni imperfeczione, perché s'è ricordata e ha tenuto in i benefizi miei.

Non ho cognosciuta la tua veritá, e però non l'ho amata. Perché non ti conobbi? Perché io non ti viddi col glorioso lume della sanctissima fede, però che la nuvila de l'amore proprio obfuscò l'occhio de l'intellecto mio. E tu, Trinitá etterna, col lume tuo dissolvesti la tenebre.

Or da omo a vestir mi vo. Tu, Samia, su l'uscio resta: lassar fermarsici alcuno, acciò che io, a l'uscire di casa, cognosciuta non fusse. Tutto farò subito. SAMIA serva, FULVIA. SAMIA. Oh povere e infelici donne! a quanto male siamo noi sottoposte quando ad Amore sottoposte siamo! Ecco, Fulvia, che giá tanto prudente era, ora, di costui accesa, non cognosce cosa che si faccia.

Per tucti quanti questi ed altri infiniti mali e difecti che sonno in me, la tua sapienzia, la tua bontá, la tua clemenzia e il tuo infinito bene non m'ha spregiata. Ho cognosciuta la veritá nella tua clemenzia, ho trovato la caritá tua e dileczione del proximo. Chi t'ha costretto? Non le mie virtú, ma solo la caritá tua.

Io ti dixi che la caritá dava vita a tucte le virtú, e cosí è: che veruna virtú si può avere senza la caritá, cioè che la virtú s'acquisti per puro amore di me. Ché poi che l'anima ha cognosciuta , come di sopra dicemmo, ha trovata umilitá e odio della propria passione sensitiva, cognoscendo la legge perversa che è legata nelle membra sue che sempre impugna contra lo spirito.

Poi che l'anima l'ha cognosciuta, se ne è vestita e non actende ad altro se none a vedere in che modo possa conservare e crescere lo stato suo perfecto per gloria e loda del nome mio, aprendo l'occhio de l'intellecto col lume della fede ne l'obiecto di Cristo crocifixo, unigenito mio Figliuolo, amando e seguitando la doctrina sua, la quale è regola e via a' perfecti e agl'imperfecti.

Alora quella anima, avendo veduto con l'occhio de l'intellecto, e col lume della sanctissima fede cognosciuta la veritá e la excellenzia de l'obbedienzia, uditala con sentimento e gustatala per affecto, con spasimato desiderio, speculandosi nella divina maestá, rendeva grazie a lui, dicendo: Grazia, grazia sia a te, Padre etterno, che tu non hai spregiata me, factura tua, voltata la faccia tua da me, spregiati e' miei desidèri.

Tu se' tucta gioconda, perché non hai turbata la faccia per inpazienzia, ma ha' la piacevole con la piacevolezza della pazienzia, tucta serena di fortezza. Se' grande con longa perseveranzia, grande che tieni dal cielo alla terra, perché con essa si diserra il cielo. Tu se' una margarita nascosta e non cognosciuta, calpestata dal mondo, avilendo te medesima, sottoponendoti alle creature.

Ella sta in vigilia, vegghiando con l'occhio de l'intellecto nella doctrina della mia Veritá, umiliata perché ha cognosciuta in continua orazione, cioè di sancto e vero desiderio, perché in cognobbe l'affecto della mia caritá. De' segni a' quali si cognosce che l'anima sia venuta all'amore perfecto.

Subbito che tu e gli altri servi miei avarete, per lo modo decto, cognosciuta la mia veritá, vi converrá sostenere infine a la morte le molte tribolazioni e ingiurie e rimprovèri in decto e in facto per gloria e loda del nome mio. che tu portarai e patirai pene.