United States or Yemen ? Vote for the TOP Country of the Week !


ALONZO, Re di Napoli. SEBASTIANO, suo fratello. PROSPERO, Duca legittimo di Milano. ANTONIO, suo fratello, usurpatore del Ducato di Milano. FERDINANDO, figlio del Re di Napoli. GONZALO, vecchio e onesto consigliere del Re di Napoli. CALIBANO, schiavo deforme e selvaggio. TRINCULO, buffone. STEFANO, servo ubriacone. Padrone della nave, Quartiermastro, Marinari. MIRANDA, figlia di Prospero.

Entrano vari MARINARI. Su, cuori miei: presto, presto, cuori miei! Forza! forza! Serrate il bompresso. Attenti al fischio del Padrone! Soffia finchè tu non ne possa più, vento mio: finchè abbiamo spazio! Entrano ALONZO, FERDINANDO, ANTONIO, SEBASTIANO, GONZALO. Bravo mastro: mi raccomando di stare attento. Dove è il Padrone? Siate uomini! Fatemi la grazia di starvene giù, per ora!

Entrano ALONZO, SEBASTIANO, ANTONIO, GONZALO, ADRIANO, FRANCESCO e altri. Per nostra donna! o Sire, io più non posso andare innanzi: mi fan male l'ossa mie vecchie ed è in un vero labirinto che ci siamo perduti, in mezzo a strade diritte ed a meandri. Ho gran bisogno di riposare. O mio vecchio fedele, non posso biasimarti. Anch'io son stanco fino a perderne i sensi. Siedi dunque e riposati.

Gonzalo accolse quella domanda con altissimo disprezzo, e si propose di dare una severa lezione ai Tesorieri ed al Re, intorno al modo di trattare e considerare un conquistatore di Regni.

A Miranda. Su, via seguimi e non parlarmi in suo favore. Un'altra parte dell'isola. Entrano ALONZO, SEBASTIANO, ANTONIO, GONZALO, FRANCESCO, ADRIANO, ARIELE. Ve ne prego, o signor, siate contento: per voi come per noi c'è ben ragione d'essere lieti: poi che di gran lunga la salvezza ogni perdita sorpassa.

Ha preveduto il mio signor per mezzo dell'arte sua questo periglio in cui l'amico suo si trova e qui mi manda che tu viva e non muoia il suo disegno. Parlando negli orecchi di Gonzalo. Mentre giaci addormentato la congiura dall'occhio sbarrato non perde un momento. Se la vita ti sta a cuore scuoti dunque cotesto torpore. Attento! Attento! Siamo rapidi entrambi. svegliandosi.

Dopo avermi fatto vedere il Museo di Pittura, il signor Gonzalo Segovia mi condusse per un andirivieni di stradine, nella strada Francos, che è una delle principali della citt

Mi ricordo che pochi momenti prima della partenza, un giovinetto venne a bordo a cercarmi, e mi rimise una lettera di Gonzalo Segovia, la quale racchiudeva un sonetto che serbo tuttora, come uno dei più preziosi ricordi di Siviglia. Sul bastimento era una compagnia di cantanti spagnuoli, una famiglia inglese, degli operai, dei bambini.

Un tale spazio, che ciascun cubito ci sembra debba gridare: "Come Claribella può dettar leggi a Napoli? Rimanga a Tunisi e si svegli Sebastiano". Dite: se quel sopor che ora li tiene fosse la morte, non sarebber peggio di quel che sono. E può qualcun regnare su Napoli, così come costui che dorme. Ci sarebbero signori che potrebber parlar con altrettanta inutile abbondanza al par di questo Gonzalo.

I suoi emuli invidiosi, ed in particolar modo i Tesorieri nel regno di Napoli, nel 1506, indussero il Re a chieder conto a Gonzalo dell'uso che aveva fatto delle grandi somme ricevute dalla Spagna per le spese della guerra in Italia; e in fatti il Re fu tanto piccino da acconsentire ed anco assistere all'atto della conferencia.