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Le donne hanno un aspetto strano, si direbbero arabe; attorno al collo portano delle collane di corallo o delle catene d'oro; dei pesanti orecchini adornano le orecchie delicate; un fazzolettone bianco o nero, a lunghe frangie, avvolge loro la testa e le spalle, che paiono madonne; una camicia bianca, pieghettata, ricopre loro il petto, stretto in un basso bustino di color rosso scarlatto.

Anche la vecchia Rosa, sempre colla solita cuffia e quel fazzolettone sulle spalle, mangiava coi padroni. A tavola serviva un altro cameriere, attempato, corretto nei modi, senza quella affettazione dei domestici di grandi case, che pare un complimento imposto alla loro servilit

Tina si volse a guardarlo, poi udendo un piccolo passo all'uscio si levò sentoni. Sei tu, Betta? Invece di rispondere, la fanciulla sporse dalla porta il capo ravvolto nel solito fazzolettone. Vieni, vieni. Ma Tina si strinse con atto freddoloso la camicia sul petto dimagrato, cercando di sorridere alla piccola visitatrice incerta sulla porta.

Quel giorno Veronica era malata. Aveva dolori di stomaco e di pancia. Non volle affatto mangiar le poma portatele da suo marito e, mentre egli apparecchiava il fagotto, rimase curva sopra una cassa, con le mani entro il grembiale e la faccia nascosta da un fazzolettone.

Erano giunte sul ponte alla Carraia: il sole scottava, la mamma allentò il passo per asciugarsi il sudore sotto quel fazzolettone, ma era pallidissima.

Ah, ah, oh, oh, eh, eh... Don Procolo si asciugò gli occhi bagnati col suo fazzolettone turchino, esclamando: Ah vecchi giovinastri! Quando il Cavaliere potè riprendere il fiato, continuò: Ciò che oggi mi tiene in pensiero è che il telegramma dello zio Catarro l'ho mandato fin da mezzodì e io aspettavo Battistone non più tardi delle tre.

Signore, lo riscosse una voce. Era di donna, col volto mezzo nascosto da un fazzolettone nero, che le sporgeva dalla fronte: non si vedeva dentro che una pallidezza bianca, e la figura stava curva. Egli si arrestò. Signore, vuole venire con me? L'accento e la voce erano umili: subito egli credette di aver compreso. Sentiamo: dove? Non molto lontano. Ma chi avete? Una ragazza.

Un freddo sorprese Betta, che non osò chiamare: Tina! Istintivamente volse il capo alle due donne, ma vedendole chine sulla falda della sottana, tornò ancora a guardare Tina. Dormiva? Che cosa era? Betta ripetè il medesimo gesto, allungandole la mano verso gli occhi, e in tale atteggiamento scherzoso, con quel fazzolettone scuro che le fasciava il visetto giallastro, e la camiciuola dalla quale la deformit

Betta sempre con quel fazzolettone, che le fasciava la faccia gonfia e giallastra, stava in piedi all'altro capo, dentro l'ombra grande della mamma; le sue mani tremavano d'emozione, mentre cogli occhi spalancati seguiva lo spiegarsi della sottana così larga al disotto che cadeva dalla tavola e nella purezza del suo colore cilestrino pareva una qualche cosa straordinaria in quella camera.