United States or Laos ? Vote for the TOP Country of the Week !


Se anche gli fossero balenate tutte alla mente, egli, nello stato d’animo in cui era, e nella assoluta ignoranza degli usi selvaggi, non avrebbe saputo cavarne un costrutto. Ora, delle cose che non si sanno, una scienza mediocre insegna a non cercare il come e il perchè.

³⁹⁶ Iulian., 312, 7 sg. Fin qui ha parlato il retore. Ora, entra in scena l’amico che, con accento di sincera commozione, esclama: «Ma, se io mi esamino, per constatare come sopporto e sopporterò la tua partenza, sento di essere tanto addolorato, quanto lo fui la prima volta ch’io dovetti abbandonare il mio educatore. Poichè, in un attimo, ecco di tutto mi ritorna la memoria, della comunanza dei travagli, che, a vicenda, insieme sostenemmo, della semplice e pura consuetudine, della schietta e saggia conversazione, della nostra associazione in ogni bella impresa, del nostro eguale ed inflessibile aborrimento dei malvagi, così che noi vivemmo, vicini l’uno all’altro, nell’eguale disposizione d’animo, amici uniti nei costumi e nei desideri. E, insieme a tutto ciò, mi ritorna in mente il verso d’Omero

Gialluca, benchè prostrato di forze e d’animo, si rizzò su la branda, immaginando che la barca andasse a picco; e s’aggrappò disperatamente a uno dei Talamonte. Supplicava, come una femmina:

Che purezza d’animo! che ineffabile candore!... Fatevi coraggio, doña Beatriz!... Conviene prendere la vita con una certa filosofia. Non vedete? Io sono innamorato di Madlen, volevo Pastora, e dovrò infine contentarmi di una semplice Sevillana. Ma perchè dunque non mi avete lasciato credere nel mio delizioso errore, dicendomi:

Ed elli a me: «L’amor del bene, scemo del suo dover, quiritta si ristora; qui si ribatte il mal tardato remo. Ma perché più aperto intendi ancora, volgi la mente a me, e prenderai alcun buon frutto di nostra dimora». « creator creatura mai», cominciò el, «figliuol, fu sanza amore, o naturale o d’animo; e tu ’l sai.

Fatto questo, rientrò più soddisfatto nella casa paterna; rinfrancato nel pensiero, fra tante disgrazie e corsi pericoli, di non essersi mai perso d’animo, di aver potuto rivedere i suoi genitori, e d’aver consolato la sua buona sorella.

La fortuna, sempre bizzarra, aveva, al tramonto dell’Impero, posto sul trono dei Cesari, un uomo di vivo ingegno e d’animo forte e retto. Ed egli non ha servito a nulla! I suoi sforzi si sono esauriti nel vuoto. Un’idea, completamente sbagliata, si era impadronita di lui, ed ha piegata la sua azione in una direzione in fondo alla quale avrebbe trovato il baratro. Egli vi si è avanzato come un sonnambulo che non ha la coscienza del mondo reale da cui è circondato. Non c’è, nella storia, spettacolo più triste di questo sciupìo di forze preziose, ma non c’è nemmeno spettacolo più interessante, perchè lo studio delle cause che hanno reso possibile il sorgere di una così grande illusione in uno spirito pur così aperto ed intelligente ci d

Ugo era prode d’animo, come forte di mano, ma v’hanno di tali cose contro le quali non prova nulla il valore, ed egli, a quella doppia apparizione, sentì corrersi un sudor freddo per tutte le membra.

Pasquino è sagace e senza paura e irascibile; Marforio, meno pronto di testa, meno sicuro d’animo, difficile ad infiammarsi: l’uno, quando è il caso e può, cerca di salvar capre e cavoli e s’imbroglia; e l’altro si stizzisce.

Quando i patemi d’animo, che lacerano il cuore, sono accompagnati da tutte le angustie del corpo, la natura umana soccombe. Dopo un accesso violento di disperazione, di furore e di lagrime, Stefano cadde sfinito sul fetido pagliericcio della prigione, e gli parve di essere stato sepolto vivo.