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Solevano ai tempi tuoi gli eruditi inferocire contro chi, opponendosi alle loro congreghe, esprimesse le proprie idee liberamente? Foscolo Se inferocivano? Bada a ciò che intervenne a me. «Quando pubblicai lo scritto intorno alla traduzione dei due primi canti dell'Odissea, preti, rètori, FRATI, cortigiani, ruffiani e mercanti di letteratura, bibliotecarî, vocabolaristi, pedanti.

ALGORITMI. Son dunque i segni e le cifre convenzionali che la matematica e le altre scienze esatte creano per rendere piú spicci i calcoli. Il terzo canto della Iliade? Basta scrivere Γ, spiccio spiccio. Il quinto dell'Odissea? Basta ε. Rendiconti dell'Accademia di Monaco? Stz. d. b. Ak. Codice laurenziano d'Eschilo? Si scriva A, e bott .

Quei tre vanno al Roccolo; dissi a Filippo; perciò li vedi in istrada a quest'ora. Son pronipoti dei Proci dell'Odissea. Ulisse è alle acque di San Pellegrino, ed essi non lasciano un'ora di pace a Penelope. Tu intanto non potevi esser più felice di così, Filippo mio caro; sei giunto appena, non hai ancora veduta la prima casa di Corsenna, e ti vien sotto la tribù dei seccatori, per cui ti ho pregato di venirmi a dare man forte. Vedili l

FIORENTINI SCONOSCIUTI, ciarlatani e impostori insomma, AIZZATI, ISPIRATI E PRESIEDUTI DA UNA VECCHIA ANTISIBILLA, mi vennero addosso, e m'uccidevano quasi, e mi provocavano con gazzette quotidiane per le taverne e i crocchi e i caffè; e le calunnie mi afflissero, e me ne accorai. Io Tutto bene. Ma poco mi capacitano quei Fiorentini che si pigliano una scalmana per due libri tradotti dell'Odissea.

Tutto qui allora spira dolcezza. Mentre il capo Circeo riporta alle avventure omeriche, alle imagini dell'Odissea, la solitaria torre di Astura parla delle grandi e non meno poetiche memorie dell'epoca degli Hohenstaufen. Quanti ricordi non risvegliano questi nomi degli Hohenstaufen e del provenzale Carlo d'Angiò!

Da lungo tempo il paese delle favole di Circe fu fissato su questo promontorio che invero, con la sua forma nettamente insulare, i suoi folti boschi, i suoi odorosi declivii, le sue grotte di stalattiti sul mare, costituiva un ambiente, per lo meno non disadatto, a far sorgere una favola magica di antichi navigatori. Il monte Circeo era nei tempi preistorici veramente un'isola, come oggi le isole di Ponza e come un tempo il Soratte. A poco, a poco e certamente molto prima dei tempi dell'Odissea, questa isola si riunì alla terra e divenne un capo. Gli antichi geografi riferiscono che su di esso giacque una citt

Foscolo Chétati, figlio, per l'amor del cielo! «Chi ad ogni verso dell'Iliade o dell'Odissea ponesse dieci volumi di chiose, sarebbe forse discreto, immensa è la biblioteca degli scrittori commentatori d'Omero dal secolo di Pisistrato al nostro. Io Mi sembra, con sopportazione, che tu sii dotto, ma vivace ed esagerato.