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Chetati, e te le dico in poche parole. Bada; ti parr

L'amico stette immobile un tratto a guardarlo; quindi posò l'archibugio e andò a sederglisi gravemente da lato. Ah, ah! c'è del grosso in aria!.... diss'egli. Giacomo, vuoi tu dirmi che hai? ma chetati, perdiana! Non sei più un bambino da latte. Lascia pianger le donne, che piangono spesso, perchè piangono bene.

Taci; quei signori non sanno quel che si dicano. In tutto cotesto, salvo il negozio del medico, non c'è ombra di vero. E dimmi, fu pronunziato il nome? Mi pare di no, ma tutti capivano. I connotati c'erano tutti, e il nome lo si aggiungeva del proprio, nel fondo della coscienza. E tu non hai protestato? Io, amico carissimo? Ora sei tu il pazzo, non io. O come? Hai ragione, chetati, hai ragione.

Orvia, chètati, figliuola; non mi far pentire di averti detto ogni cosa. Sono un chiacchierone; ma gi

Ma non scelgo io l'arma, non la scelgo, non la scelgo. Chetati, la scelgo io. La nera, ti va? Sia pure la nera: ma in questo caso bisogner

Del resto, l'idea di una fuga del serafino biondo non veniva molto chiara alla mente del priore. Non vengono mai chiare e spiccate alla mente che le cose vagheggiate un po' a lungo o più profondamente desiderate. Infatti, vedete, gli veniva chiarissima l'idea che i suoi compagni si sarebbero chetati. Che diamine! Mandar via un novizio che non faceva male a nessuno!

E più simpatico ancora gli era Filippo Bertone, quel buon Filippo che aveva con tanta amorevolezza, chetati gli sdegni di suo padre, quel nobile Filippo che con tanta cura fraterna lo aveva stimolato, aiutato a rimettersi sulla buona strada.

Foscolo Chétati, figlio, per l'amor del cielo! «Chi ad ogni verso dell'Iliade o dell'Odissea ponesse dieci volumi di chiose, sarebbe forse discreto, immensa è la biblioteca degli scrittori commentatori d'Omero dal secolo di Pisistrato al nostro. Io Mi sembra, con sopportazione, che tu sii dotto, ma vivace ed esagerato.

La ragione è dalla parte nostra. Chetati, Annia Luscina! Parlavo della fredda ragione. Tu lo sai pure; ragioni ce n'ha di calde e di fredde. Voi avete le calde.... Io credo che tu ti prenda spasso di noi, poeta comico! Non c'è caldo, freddò che tenga, quando siamo nel nostro diritto. E il torto lo avete tutto voi altri. Uominacci! Scellerati! Prepotenti! Ih, che vespaio!

«Chi va di notte? gridò Rocco, piantandosi dinanzi a Giuliano, e levando in alto il bastone. «Chetati, villano, o t'ha a coglier male! -rispose una voce; e quattro giovani sbucarono dalla macchia, pronti per l'abbrivo che avevano, a buttar a terra Rocco, Giuliano ed anco un par d'altri, che gli avessero voluti fermare.