United States or Marshall Islands ? Vote for the TOP Country of the Week !


Essa pregava Emilia di trovarsi alle sue nozze, e d'accompagnarli al castello di Blangy; lasciava poi a Lodovico la cura di raccontare egli stesso le sue avventure.

Torniamo ora in Linguadoca, ed occupiamoci del Conte di Villefort, lo stesso che aveva ereditato i beni del marchese di Villeroy, in vicinanza del monastero di Santa Chiara. Rammentiamoci che quel castello era disabitato, allorquando Emilia si trovò in quelle vicinanze con suo padre, e che Sant'Aubert parve assai commosso, allorchè seppe di trovarsi così vicino al castello di Blangy. Il buon Voisin aveva fatti discorsi molto allarmanti per la curiosit

Il giorno seguente partirono tutti dal castello della valle, e giunsero l'indomani a Blangy. La contessa, Enrico e Dupont, che Emilia fu sorpresa di trovare col

Non oblierò giammai la pena che sentii nel vederlo; quasi lo tenni perduto. Io sapeva che se mi faceva conoscere, i banditi avrebbero scoperto il suo nome, e probabilmente ci avrebbero ammazzati, tutti, per impedire ch'egli scoprisse il loro segreto, come proprietario di Blangy.

Verso la sera del settimo giorno, i viaggiatori scorsero in lontananza il castello di Blangy. La sua pittoresca situazione impressionò molto la fanciulla.

Rammentandosi però la musica misteriosa che si sentiva verso mezzanotte al castello di Blangy, domandò a Lodovico se per caso ne avesse saputo nulla, ma egli non potè darne veruna spiegazione. «So per altro, signorinaaggiunse, «che i pirati non vi hanno parte; so che ne ridono, e dicono che il diavolo è senza dubbio alleato con loro.

Valancourt, intanto, era rientrato nell'osteria del villaggio, ove aveva preso alloggio pochi momenti soltanto prima d'andare a visitar Teresa. Veniva a Tolosa e recavasi al castello del conte di Duverney. Non eravi più tornato dopo la sua separazione da Emilia a Blangy. Era rimasto qualche tempo nelle vicinanze d'un luogo ove abitava l'oggetto più caro al suo cuore. V'erano momenti in cui il dolore e la disperazione lo stringevano a ricomparire innanzi ad Emilia, e rinnovare le istanze a dispetto delle sue sciagure. Una nobil fierezza però, la tenerezza del suo amore, che non poteva acconsentire ad avvolgerla nei suoi infortuni, avevano finalmente trionfato della passione. Ritornando in Guascogna, era passato da Tolosa, e vi si trovava allorchè vi giunse Emilia. Andava a nascondere ed alimentare la sua dolorosa mestizia in quel medesimo giardino nel quale aveva passato presso di lei momenti così felici. Volendo aver la consolazione di rivederla ancor una volta, e ritrovarsi vicino a lei, passeggiava una sera nel parco, quando il giardiniere, prendendolo per un ladro, gli tirò una schioppettata, e lo ferì in un braccio. Questo caso l'aveva trattenuto a Tolosa per farsi curare: l

Il conte erasi separato dagli amici con dispiacere, quantunque dovessero in breve formare una sola famiglia, essendosi stabilito, che il giovane Santa-Fè, il quale l'accompagnava in Guascogna, avrebbe sposato Bianca appena giunti a Blangy. La strada che andava alla valle era nella parte più alpestre de' Pirenei ed impraticabile alle carrozze.

Riconobbe Blangy essere il castello che aveva scansato allora, e sul quale Voisin aveva tenuto discorsi così strani. Sorpresa di tale scoperta, ed intimorita senza saperne il motivo, restò qualche tempo in silenzio, e rammentossi l'emozione di suo padre al trovarsi vicino a quella dimora.

Nel 1584, anno in cui Sant'Aubert morì, Francesco di Beauveau, conte di Villefort, prese possesso dell'immensa tenuta chiamata Blangy, situata in Linguadoca, sulle sponde del mare. Queste terre per parecchi secoli avevano appartenuto alla sua famiglia, e gli ritornavano per la morte del marchese di Villeroy suo parente, uomo di carattere austero e di maniere riservatissime. Questa circostanza, unita ai doveri della sua professione, che lo chiamavano spesso alla guerra, aveva impedita ogni specie d'intrinsichezza tra lui ed il conte di Villefort. Si conoscevano poco, ed il conte non seppe la sua morte se non quando ricevè il testamento che lo faceva padrone di Blangy. Non andò a visitare i suoi nuovi possessi se non un anno dopo, e vi passò tutto l'autunno. Si rammentava spesso Blangy co' vivi colori che presta l'immaginazione alla rimembranza dei diletti giovanili. Ne' suoi primi anni, aveva conosciuta la marchesa, e visitato quel soggiorno nell'et