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La terrazza diventava bianca, bianca sotto il chiaro plenilunio estivo: tutto dintorno si ammorbidiva in quella luce placida e dolce. Piovevano i raggi sopra le quiete fogliuzze del gelsomino che pareano fatte di argento; piovevano sopra la lucida gabbia, dove gli uccelli dormivano col capo sotto l'ala, sognando forse il loro paradiso; piovevano i raggi come falde di neve sul volto di Clelia, e lo rendevano candido, senza un'ombra, tranne la riga nera delle ciglia abbassate. Le case avvolte in un'atmosfera afosa, lattea; senza un palpito il mare; la lontana curva di Posilipo perduta in una nebbia che era luce, somigliava sempre più alla testa di un animale fantastico immerso in una riflessione profonda; sulla serenit

Intanto passano i giorni, lunghi, monotoni; ed egli altro non vede che le grigie pareti dello stabulum, dal pavimento coperto di eterne immondezze; respira l'aria afosa, viziata, pregna di fetore; e non vede che di rado un po' di cielo, quando passa nel minuscolo cortile, chiuso da alte mura, dove c'è il pozzo, dal quale ha da attingere l'acqua, mentre nello stabulum stesso regnano le semi tenebre e la luce non entra che scarsa da una stretta finestra, chiusa da grate di ferro.

«10 agosto, ore 17: giornata soleggiata e afosa; la superficie dei ghiacciai era solcata da rivoletti di acqua, il torrente fortemente ingrossato, l'acqua torbidissima.

E Letizia, che s'appressava, la udì infine mormorare con voce quasi di pianto: Tu si' Letizia d' 'a Riva Casilina... E a un tratto si sentì afferrare le mani, se le sentì avvincere ai polsi e piegò, e quasi s'abbandonò su quel corpo palpitante e un po' molle da cui, nell'ombra afosa della stanzuccia, vaporava un alito tepido di gioventù e di salute.

Tutto ciò pei monellucci del vico Marconiglio era stupendo. Nella controra afosa tre o quattro di loro, non avendo a far altro, si mettevano in contemplazione dei dipinti della banca, inginocchiati come innanti ad una immagine di Santa Lucia benedetta.

Il mio viaggio da Finalborgo a Milano, per subire un altro processo, mi ha dato modo di studiare una delle pagine più dolorose della vitaccia del bestiame che passa da una galera all'altra. Ricordo tutto, come se fosse adesso. Era il 27 luglio, una giornata afosa.

La duchessa Eleonora non lo abbandonava un momento: quando usciva da quella camera buia e afosa, rimaneva nella prima stanza o nel salotto vicino. Era gelosa di tutti gli altri: la giovane sposa innamorata, di Nizza, non si smentiva in quel momento: era attaccata a quelle ultime ore della cara esistenza, con ansia cupida, golosa.

Nell’atrio del R. Palazzo, verso le tre pomeridiane d’una afosa giornata del Luglio 1799, una comitiva di cantanti recavasi a felicitare i sovrani della recente loro vittoria oltre Faro. I versi della cantata non son perfetti; ma il difetto non è dell’ab. Catinella, il quale dovette scriverli come sapeva scriverli lui, in perfetta prosodia, benchè potesse comporli meno servili: Pr’un piattu di linticchi, Di libert

Una settimana monotona e afosa si trascinò sui loro cuori senza notizie di Aldo. Infine Clarissa gli telegrafò a Milano. Disse di aver parlato a Carlo del suo desiderio di sposar Nancy; Carlo approvava. Che Aldo dunque tornasse. Tornasse presto. Tornasse subito.

La miniera di Cogne non spinge gallerie nel monte e non vi affonda pozzi; non è oscura afosa. La vena essendo a fior di roccia questa è scavata a grotta colla bocca smisurata aperta al sole. Dal prato si vedono gli atteggiamenti e i movimenti dei minatori. Nella grotta spaziosa e chiara, ogni operaio attacca la roccia a capriccio dove le asperit