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La voce di Giulia. Oh! mi piace, mi piace agonizzare così, sotto le tue dita sottili, che sono piccoli, deliziosi pugnali nell'amorosa ferita della mia carne!... Ma più ancora mi piace addormentarmi senza fine, fra le tue braccia, poichè il Sole mi morse le palpebre!... La mia voce.

Verso sera, ci si portò una coperta, un fiaschetto d'acqua, un catino di zinco ed un asciugatoio ruvido a quadrettoni colorati, largo come un fazzoletto. Alle cinque, per noi era notte fatta. Ci augurammo la buona sera. Mi adagiai sul pagliericcio nella speranza di addormentarmi. La tristezza aumentava in ragione della oscurit

Ormai quel senso di malessere non era più momentaneo, durante soltanto le poche ore di posa; lo portavo via con me tutta la giornata, e, la notte, mi impediva di addormentarmi sùbito appena entrato in letto, come solevo, quantunque le visite e le occupazioni giornaliere mi facessero rientrare a casa non meno stanco di prima.

Talvolta ella diceva: Perché non dormi anche tu qui, con me? Tu non dormi mai! E voleva che io posassi la testa sul suo guanciale. Dormiamo dunque. Io fingevo di addormentarmi, per darle il buon esempio. Quando riaprivo gli occhi, incontravo i suoi occhi sbarrati che mi guardavano. E bene? esclamavo. Che fai? E tu? rispondeva ella.

Se poteste sentire come mi si conficcano più addentro i chiodi delle tempie!.... Vorrei non poter pensare! Soltanto non pensando avrei un po' di requie!.... Ma ci accostiamo alla fine. Sopporterò questa tortura; voi troverete un rimedio per addormentarmi il pensiero.... C'è un rimedio? Ah!... Benissimo! Vivevo di odio, di gelosia, di amore sfrenato.... Avrei voluto fuggire lontano, ma non potevo.

Povero, caro babbo! Aveva avuto l'eroismo di pensare ad addormentarmi, perchè non lo vedessi morire. Santi eroi dell'affetto, della famiglia! A codesti non si fanno monumenti, e statue. Ma hanno un monumento nel cuore dei superstiti che hanno amato; e se i loro spiriti possono vederlo, devono esserne più consolati. «Come avevo presentito, perdendo il babbo perdetti anche Gualfardo.

Sei curioso, eh? Ci ho gusto. Oh bella! perchè non avrei anch'io i miei affari.... come li hai tu?... Perchè.... ripetè Giuliano perchè?... Via, via, non far quegli occhiacci. Sai pure che di affari, propriamente detti, non posso sentir a parlare per cinque minuti consecutivi, senza addormentarmi.

Fu applaudito, e con calore, alla fine. Gli uditori non ne potevano più. Io avevo dovuto adoperare ogni mezzo per non addormentarmi. Mi trovavo seduto in prima fila, proprio di faccia a lui; ed egli spesso, aveva l'aria di rivolgersi particolarmente a me, quasi volesse dirmi: Voi, forse, quantunque letterato, potete capirmi.

Avrei voluto essere come loro; addormentarmi anch’io, tranquilla, con le due mani in croce sul petto, finchè tornasse, la mattina dopo, il sole... Non mi pettinai; non misi profumo cipria; non andai nemmeno a guardarmi nello specchio. Indossai una leggera vestaglia, e per togliere le scarpe, le calze, mi sedetti su l’orlo del letto. Io non pensavo all’amore; pensavo terribilmente a lei, a me...