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Allora il babbo gli disse: « Almeno metti qui le valigie che t'imbarazzano. «Un altro plurale! Io non avevo che una valigia. « , dissi; posate la mia valigia. Ed intanto tiravo fuori il portafogli per dargli la ricevuta del bagaglio. «Egli posò sul sedile dinanzi a noi la mia valigia, prese lo scontrino che gli porgevo, e via. « Gualfardo! gli gridò il babbo.

Povero, caro babbo! Aveva avuto l'eroismo di pensare ad addormentarmi, perchè non lo vedessi morire. Santi eroi dell'affetto, della famiglia! A codesti non si fanno monumenti, e statue. Ma hanno un monumento nel cuore dei superstiti che hanno amato; e se i loro spiriti possono vederlo, devono esserne più consolati. «Come avevo presentito, perdendo il babbo perdetti anche Gualfardo.

«Oh Dio! il ridicolo! avrei voluto vedere tutta Torino a bocca squarciata, tenendosi le costole dal ridere per conto mio; avrei riso più forte di tutti, avrei danzato di gioia se avessi potuto non essere che ridicola. «Ero rimasta fulminata dalle parole di Gualfardo. Avevo udito le osservazioni del babbo meccanicamente; ma nel mio interno avevo ben altra preoccupazione.

Temevo che tu non l'amassi. «Quella parola fu un altro rimprovero. . Amavo Gualfardo con tutta la mia riconoscenza di figlia. Ma non era quello l'amore cui pensava il mio povero babbo.

«Il babbo era tornato con Gualfardo a Torino; non avevo ambiente di famiglia che m'inspirasse a maggiore seriet

Pensai quanto era freddo per aver sopportato così filosoficamente la scoperta ch'io amavo un altro: e dissi nel mio cuore che non aveva nessun amore per me, dacchè si rassegnava così. Non potei a meno di dirglielo: « Voi non mi amate, Gualfardo. « Perchè me lo domandate, dacchè amate un altro? «È vero. Non avevo diritto di lagnarmi.

«Ma un braccio energico mi trattenne, mentre una voce ben nota, troppo nota, e profondamente commossa mi diceva: « Fulvia, perdonatemi! «Era lo sconosciuto che aveva deposto il suo orribile passa-montagne; era Gualfardo.

«Mi erano rimaste nella mente quelle ultime parole scritte da Gualfardo, che interpretavano pure l'ultima volont

Aveva l'aria di doverci rimanere il resto de' suoi giorni; dacchè ero tornata, da tre giorni, non era più uscito. « Non esci a passeggiare, babbo? gli domandai. « No, mi rispose; fa un caldo orribile. «Che fare? Pure era necessario ch'io parlassi con Gualfardo da sola. « Babbo, ripresi. Io invece sento il bisogno di passeggiare questa sera.

«E quest'idea era la più insistente, la più terribile. Mi pareva di vedermi dinanzi la bella figura tanto dignitosa di Gualfardo, fissarmi con uno sguardo di sprezzo, che mi trafiggeva il cuore.