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Aggiornato: 5 maggio 2025


«Non è bene che una signorina a modo si faccia vedere intorno con lei! soggiunse l'altra sorella Zolli; la signora Rosetta. «Fa a l'amore con il cocchiere! informò zia Marta. «È tutto qui? chiese freddamente Lucia. «Converr

Venisse! che cosa importava a lei? Dal salotto, aperto a l'aria tepida di primavera, venivano le voci sommesse della zia, delle signore Zolli e del signor Svarzi; voci monotone, senza intonazione, senza variet

«Benissimo! fecero in coro le sorelle Zolli. «Perfettamente eseguito! esclamò Svarzi, aprendo su 'l leggio un altra musica tolta a caso; e la musica era una suonata di Beethowen. «Questa non piacer

E riparò nell'affetto della morta. In quel momento lo squillo del campanello annunciò visite. «Le sorelle Zolli, per certo! disse fra Lucia, con un senso di noia. Ma dietro le due ombre, quella sera ce n'era un'altra; ed era quella d'un uomo. Un guizzo di speranza attraversò il cuore della fanciulla; ma fu un rapido guizzo.

Un vivo rossore si diffuse su 'l volto della fanciulla, mentre si avanzò fin verso le tre signore, fissandole in atto di chi vuole e aspetta una spiegazione. «Vai con chi vuoi, ma non con Adele! fece la zia. «Perchè? chiese la fanciulla con voce un po' rauca. «Adele è una scostumata! spiegò zia Marta. «Fa a l'amore! saltò su la signora Aurora, la maggiore delle sorelle Zolli.

Come di solito, fu accolta dal signor Aldo con atto e sorriso di piacere. Ella stese la mano che fu tosto serrata con effusione e s'inchinò davanti alle sorelle Zolli. Prima che avesse il tempo di mettersi a sedere, la zia la pregò che facesse un po' di musica. Lucia si arrese tosto all'invito. La musica l'avrebbe dispensata dalla noia di quella conversazione sbiadita.

La lampada pendente dal tettuccio della scala, illuminò, subito dopo le figure allampanate delle sorelle Zolli, la persona di Aldo Svarzi. «Cosa viene a far qui così spesso da un poco in qua, quel biondone scipito? si trovò a chiedersi Lucia, con un aggrottamento delle ciglia che traduceva l'apparire d'un dubbio fastidioso, in stessa. Ma al senso fastidioso, rispose con indifferenza.

Uscì dalla cameretta, scese lo scalone e entrò come una folata di vento nel salottino di compagnia. Sedute vicine l'una a l'altra, zia Marta e le sorelle Zolli, nel cantuccio favorito, presso l'uscio a vetri che dava in giardino, chiaccheravano animatamente. Si spaurirono a l'entrata improvvisa della fanciulla e troncarono la conversazione.

«Zia disse Lucia, dopo aver salutato e mettendosi il cappello in testa davanti a la specchiera: «Esco un momento con Adele per impostare questa lettera! «Con Adele? fece la zia stringendo le labbra che sparirono nelle crespe sottili, e socchiudendo gli occhi. Le sorelle Zolli guardarono Lucia in aria scandolezzata.

Giù nel salotto erano visite. Le sorelle Zolli, il signor Svarzi e altri. Lucia stava per scrivere un biglietto di saluto a la sorella del povero Cecchino, gi

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