Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 22 maggio 2025


«È la sorella del povero Cecchino! disse, introducendo una giovine donna piccoletta, aggraziata tutta in nero, con un fitto velo su 'l cappello. Lucia scattò dalla poltroncina e strinse le mani a la giovine facendosela sedere presso. «Sono venuta a ringraziarla prima di entrare in convento! disse la giovine con accento commosso.

Lucia si inginocchiò in un banco, e invocò il Signore per la sorella del povero Cecchino, per i disgraziati, tutti, spinti dalla povert

Afferrò l'involto; con mano tremante lo aperse; guardò i biglietti, li contò rapidamente; poi, in uno slancio subitaneo, si buttò ai piedi di Lucia esclamando nelle lagrime: «Grazie! grazie!... il povero Cecchino ha pregato per me!... mi ha mandato un angelo del Signore!.. Grazie! grazie!.. Adesso potrò essere accettata in convento!.. Ci volevano cinquecento lire; ci sono!

Ci vado domani, e sono così contenta!... È Cecchino che ha pregato per me!... E lei è l'angelo del Signore mandato in mio soccorso! Le afferrò la mano e se l'accostò a le labbra, baciandola. Presa a l'imprevista, Lucia, gi

Nessun altro al mondo doveva, poteva saperlo!... Fatto è ch'ella non si sentiva punto, punto felice; tutt'altro!.. e che nel fondo del cuore invidiava melanconicamente a la sorte della sorella di Cecchino. Zia Marta venne in quel punto a cercarla.

Quel signor Svarzi, mi ha fatto una stizza!... Ero desiderosa di fare almeno qualche giro con lui, per sentire che cosa avrebbe detto; se ricordava il momento passato al letto del povero Cecchino, se voleva sapere della sorella di lui.

«Adesso i denari ci sono!... Cecchino ha pregato per me!... Corro oggi stesso al convento!... Grazie! grazie! grazie! Baciò ancora le mani di Lucia, accompagnandola fino in fondo al corridoio, a capo della scala. «Tenetemi informata e ricorrete a me per qualunque cosa! le ripetè Lucia, salutandola.

Giù nel salotto erano visite. Le sorelle Zolli, il signor Svarzi e altri. Lucia stava per scrivere un biglietto di saluto a la sorella del povero Cecchino, gi

«Sa, signorina? soggiunse cambiando tono, con una nota amara nella voce. Prima di cedere..... di cadere..... le ho tentate tutte. Mi sono offerta come bambinaia, come cameriera, come operaia!... Nessuno mi ha accettata! E il povero Cecchino aveva fame e io non potevo più frequentare la sartoria perchè non avevo scarpe vestito!... C'è più indulgenza, c'è maggiore generosit

E continuò: Che brava e savia donna dev'essere!... Perchè quando è rimasta vedova qualcheduno dei figliuoli era proprio bambino, non è vero? Eh disse Guido. La Matilde era appena svezzata, e Cecchino portava ancora le gonnelle.

Parola Del Giorno

gettatesi

Altri Alla Ricerca