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Aggiornato: 5 giugno 2025
Debbo supporre che il fioco lume d'una luna amareggiata da molte nuvole e il fioco lume della lampada del vagone, o la narcotica virtù del mio articolo lo abbiano ridotto in un dolce stato di dormi-veglia che lo hanno poi indotto a fraintendermi? Io ho voluto dire soltanto questo: Emilio Zola ha ormai compiuto il suo dovere di cittadino.
Accennò pure, di volo, alla gran quistione del realismo e dell'idealismo. Su questo argomento rispetto profondamente le opinioni di uno scrittore come lo Zola. Ma a queste professioni di fede irremovibile e a queste bandiere sventolate con tanto furore, ci credo poco. Uno scrittore si trova a scrivere in una data maniera perchè la sua indole, la sua educazione, le condizioni della sua vita lo spinsero da quella parte. Quando ha fatto per quella via un lungo cammino, quando ha speso in quella forma d'arte un gran tesoro di forze, e v'ha riportato dei trionfi, e s'è persuaso che non andr
Io, lo confesso, e sia detto per incidente, non ho saputo persuadermi, per quanto mi sia ingegnato di farlo, in che cosa mai differiscano Profumo e La Sfinge dai così detti romanzi idealisti; potrei quasi farmi la stessa domanda intorno a Giacinta, non ostante la dedica a Emilio Zola.
Mi limiterò a dire che Parigi ha portato buona fortuna a Emilio Zola. Mai egli è stato così semplice, così spigliato, così efficace; mai ha mostrato meno di ora quell'impaccio, quella gravit
Gli pareva che lo Zola fosse stato uno dei difensori, e lo interrogò per accertarsene. E allora segui questo curioso dialogo: Vous aimez beaucoup Chateaubriand? Non Vous avez beaucoup lu Chateaubriand? Non. Allora non siete voi che l'avete difeso nella vostra discussione col signor Turghenieff? Jamais.
Io attingo a piene mani in questa grazia di Dio, e così mi metto al corrente e faccio intima conoscenza con quegli autori che le mamme savie non permettono alle loro figliuole. Ho divorato quasi tutto Zola, e Guy de Maupassant, e Bourget... Non aver paura, mamma, che le letture mi corrompano.
Quando mai mi è passato pel capo d'insinuare che Emilio Zola, così facendo, abbia voluto formarsi un piedistallo di questa questione, e che abbia preso il destro di afferrare quest'arma per servirsene a vantaggio suo e dei suoi?
Tutto sta dunque a saperle svelare con decenza. Emilio Zola, che è pur sempre decente nella forma, ci presentò in Nan
L'Ojetti però non è giovane per nulla; non scettico nè sonnacchioso, ha anzi una fede profonda e la proclama ad alta voce: crede nell'arte cosmopolita. Come lo Zola disse della letteratura francese: Sar
Qualcosa di più potente che la voce di uno scrittore, quantunque grande e famoso, la terribile eloquenza dei fatti, ha preso il posto di lui e parla, anzi tuona alla coscienza del popolo francese. Emilio Zola è passato in seconda linea.
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