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Essa aveva detto tutto questo senza arrossire, con un'aria di tanta indifferenza da lasciare addolorata la mamma, che avrebbe desiderato in vece una tutt'altra risposta, magari una confessione di cose quasi gravi... tanto da aver bisogno dell'assoluzione materna. Rimase parecchi minuti senza parlare. Era piena di stupore e amareggiata da un grande disinganno....

Debbo supporre che il fioco lume d'una luna amareggiata da molte nuvole e il fioco lume della lampada del vagone, o la narcotica virtù del mio articolo lo abbiano ridotto in un dolce stato di dormi-veglia che lo hanno poi indotto a fraintendermi? Io ho voluto dire soltanto questo: Emilio Zola ha ormai compiuto il suo dovere di cittadino.

Da quale disinganno era stata amareggiata scoprendo l'inutilit

Ma non era un cattolico fervente, aveva idee liberali, e questo attenuava di molto agli occhi de' suoi superiori il merito del suo zelo. Egli però se ne consolava col pensiero di far vivere la sua famiglia adottiva col magro frutto delle sue prime fatiche, e colla rendita del suo beneficio. Ma anche questa nobile gioia doveva essergli amareggiata e resa difficile.

Ma la buona famiglia tenne per gran fortuna la profferta; madre e figliuola piangevano di gioia, d'una gioia amareggiata soltanto dal pensiero di separarsi dal loro Celso.

Di a tre o quattro giorni arrivava a Venezia Gasparo Rialdi. Arrivava da Pola insieme con qualche altro ufficiale di marina, sopra un piccolo legno, e dopo esser sfuggito non senza fatica agl'incrociatori austriaci. La gioia di trovar la patria libera, di poter combattere per una causa santa era amareggiata a quei generosi dal non esser riusciti a farsi seguire da tutta la flotta. Alle prime voci di rivoluzione, essi dicevano, s'era manifestato un vivo fermento negli equipaggi e in gran parte degli ufficiali ch'erano italiani di sangue e di pensieri. I più arditi, tra cui il Rialdi, sostenevano doversi salpar subito per Venezia, per partecipare alla lotta, se l'esito era ancora incerto, per recare al nuovo ordine di cose il sussidio d'una forza disciplinata, se la battaglia era vinta. Ma la maggioranza fu d'altro parere. Non bisognava precipitare, bisognava aver ragguagli più esatti; forse erano rumori sparsi ad arte; era impossibile che i compagni i quali si trovavano a Venezia non mandassero qualche avviso, che un Governo nazionale il quale per avventura si fosse stabilito col

La gioia di questi arrivi fu per noi un po' amareggiata dalla notizia che i famosi cavalli che dovevano arrivare con Canzio, sarebbero arrivati due o tre giorni dopo... se ci avessero detto che non dovevano arrivare mai, saremmo usciti addirittura dai gangheri e chi sa quale determinazione avremmo preso!

Le confidenze che Loreta aveva fatto alla signora Chiara s'erano sempre arrestate a quel punto. La prima volta in cui l'ottima signora potè apprendere dal labbro della giovane un più particolare accenno ai fatti che avevano da ultimo amareggiata la sua vita, fu improvvisamente in una brutta giornata, nella quale i Sant'Angelo ebbero a soffrire per causa sua una grande emozione.

Ogni ora della sua giornata era amareggiata dallo struggimento di udire quella voce trillante e puerile, di sentire nella sua il tocco di quella tiepida manina. Pensava: «Se io morissi, Valeria permetterebbe a Nancy di dirmi addio!». Poi pensava: «Ma se Nancy venisse, io guarirei. Adesso non posso mangiare, perchè ho sempre voglia di piangere... ma se Nancy fosse qui, non piangerei.

E perchè convinto di questo, non ho potuto lasciare senza risposta le parole dell'egregio Marius. Al quale auguro in altra occasione una luna meno amareggiata da molte nuvole e una lampada di vagone meno fioca. Quando sento dire d'un giovane: È serio, assennato, non ha chimere pel capo subito mi domando: Ma è proprio giovane costui?