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Aggiornato: 3 giugno 2025
La passeggiata fuori Porta Nuova finiva a mezzanotte. Beato chi poteva trovare un posticino nei sedili presso la fontana di S. Teresa! (Piazza Indipendenza). Qualche solitario sognatore di vecchie storie guardando la bella, anzi bellissima sirena della fontana versante dal seno copiosi zampilli d’acqua, avr
Domenica avremo la cerimonia religiosa: poi i giuochi profani, cioè il tempio di Bacco con zampilli di vino, la corsa nel sacco, il ballo popolare, e a dopo pranzo, ancora il ballo, la lotteria artistica, i fuochi di artifizio, il falò. Un complesso da far strabiliare i bagnanti d'Andorno e di Cossilla. Ma bene! ma bene!
Che cosa doveva essere questo patio, mi disse il Gongora, quando i muri interni del portico erano luccicanti di musaici, i capitelli delle colonne scintillanti d'oro, i soffitti e le volte dipinti di mille colori, le porte chiuse da tende di seta, le nicchie piene di fiori, e sotto i tempietti e nelle sale correva l'acqua odorosa, e dalle nari dei leoni schizzavano dodici zampilli che ricascavan nella vasca, e l'aria era pregna dei più deliziosi profumi dell'Arabia!
Me ne andrò da Versaglia senza aver visti i celebri zampilli e getti d'acqua, a cui si d
Seguendo i capricci del sentiero, si passa l'acqua almeno una dozzina di volte; si beve a tutti gli zampilli delle balze circostanti; si assaggiano tutti i frutti che offre la macchia. Abbondano le bagole, piccoli chicchi d'uva nera, che nascono dai ramicelli d'una specie di mirto, tanto graditi nell'autunno agli uccelli di passo; si trovano perfino le nespole selvatiche, piccine, ma più fresche al palato e più gustose delle domestiche. La signorina Wilson fruga per tutte le siepi, e ad ogni frutto che vede, domanda a me se può metterci il dente. "Mangi pure, signorina; queste bacche dal colore dell'indaco son le prune selvatiche, le madri delle nostre susine; asprigne, ma di gusto piacevole. Non ne abusi, per altro; si attacchi piuttosto alle fragole montanine, ai lamponi." Così ragionando, assaggiando di qua e di l
Non ti spaventare, lettor benigno; non temere che noi vogliamo qui tracciare il pendio, per cui l'Italia passò dal dominio dei Visconti sino a quello di Napoleone: il cenno fatto di lui non è che una delle tante e troppe digressioni del nostro racconto, alla quale ci recò la menzione di quel palazzo. Poco prima dei tempi da noi descritti, era stato, con isplendidezza pari alle loro dovizie, fabbricato dai signori Pusterla per villa suburbana; abbellito di tutti gli artifizj, onde allora si sapesse far lieta una casa campestre; giardini con ogni maniera di belle piante e rare, bei poggi di vigne, grotte, zampilli e ruscelletti da lungi condotti, davano amenit
Era una rotonda a cupola scoperta di marmo bianco, sostenuta da colonnati della medesima materia. Le due ali guardavano su lunghi cortili, lasciando vedere immense gradinate sulle sponde del fiume. Una fontana in mezzo, co' suoi zampilli, formava, cadendo un piacevole mormorio, e l'odore soave dei fiori profumava quel luogo delizioso.
La vasta piazza era quasi deserta; pochi fiacres immobili erano allineati a destra e a sinistra lungo il colonnato del Bernini; nel gran silenzio s'udiva solo la voce liquida, monotona, delle due fontane i cui zampilli ricadendo a terra spargevano intorno come un pulviscolo acqueo. Si sta più freschi qui disse San Giustino fermandosi tra l'obelisco e una delle fontane.
Una sera, al tramonto, Violet e io eravamo seduti sotto il tiglio di Geisenheim, mentre la signora Steele faceva una visita nella villa Monrepos. Ricordo il gran tiglio, vecchio di quattro secoli, la vicina chiesa con le sue torri medioevali, le villette posate tra i fiori, tra il cicaleccio degli zampilli e degli uccelli, la dolcezza della luce e dell'ora, un odor di glicine in fiore.
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