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Aggiornato: 15 giugno 2025
L'amico tenta ogni via di consolarlo. È vano ogni conforto. La ninfa protettrice di Sacontala ode, non veduta, i sospiri del re; s'accorge della veracitá del di lui pentimento, e ne gioisce, e comincia a sentirne pietá anch'ella. In obbedienza ai voleri di Dushmanta, un'ancella s'ingegnò di dipingere sovra una gran tela l'immagine di Sacontala. Recano al re quel ritratto.
Don Francesco non aveva il diritto di opporsi ai voleri dell'avo, agli ordini del padre moribondo; persistendo nella sua ingiustizia, finirebbe per pentirsi anch'egli, per quanto l'istante del pentimento sembrasse assai lontano. Penetrato da queste idee, il conte disse a Federico che i suoi reclami erano troppo giusti, perchè il duca non gli accettasse tosto.
Dalla sera dell'osteria, nella quale esso aveva servito così bene ai voleri del principe, lo stesso Giano era diventato il suo agente segreto, il suo intimo confidente, il suo spione. Quell'uomo spiegava un'abilit
"Malgrado i suoi pronostici e i suoi voleri assoluti, il bambino fu proprio una bambina, come io aveva desiderato.
«Mio dolce consorte, dal Signore si diparte la gioia, dal Signore lo affanno, ed io ho benedetto sempre i suoi santi voleri.» «Soffrire è la virtù della bestia da soma; nondimeno grande piet
Si cercava il bene degli amministrati col male che involontariamente loro si faceva: male che non di rado prendeva proporzioni allarmanti pel deteriorare dei generi chiusi nei magazzini del Comune! I suggerimenti della R. Giunta portano la data del 1786; due anni dopo erano voleri sovrani; tre anni appresso pigliavan carattere di Riforma¹⁵⁶. ¹⁵⁶ È quella indicata nella nota 1 di pag. 96.
In un tempo in cui le donne non sapevano opporre ai voleri ed anche alle ingiustizie dei mariti, dei padri, dei fratelli che una barriera di eterne lagrime, il carattere eccezionale della duchessa poteva spiegare in parte l'ascendente ch'ella aveva su don Francesco. Per altro, se non ne fosse stato tanto innamorato, è certo che la temerit
E quando quel possente imperatore mi credette in grado di prodigarmi favori, mi donò del priorato di Nostradonna di Lacedonia, e mandommi in Italia con commessa al duca Roberto Guiscardo d'investirmi l'annessovi feudo. I voleri del generoso principe, che ora è santo nella corte del cielo, furono compiuti.
Nel cominciamento di questo capitolo, procedendosi nella sopra detta colpa, alcune similitudini a' sopra detti suoi diavoli si propongono, per le quali il processo e il modo di così fatti voleri chiaramente s'intende, seguitando poi per tutto il canto l'essere di tale condizione con essempro di certi, che nelle seguenti chiose per cotal colpa son conti.
Parola Del Giorno
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