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E Marco stendeva le braccia per aiutarla ad alzarsi. La biondina dopo quel primo sfogo del suo dolore era caduta in un morale assopimento; nulla aveva udito di ciò che Marco le disse; nell'inerzia dello spirito guardava senza vedere, ascoltava senza intendere, viveva senza sentire l'esistenza.

I disgraziati, pur di continuare a vederla, a respirare un po' della sua aria, e nella speranza fors'anche d'ingelosirla, si mettevano a far la corte ad Evelina, alla quale toccavano così, di seconda mano, gli abiti smessi di Nora e i suoi amanti abbandonati. Essa viveva di riverbero, colla luce di quell'altra, ma intanto viveva. Evelina era bruttarella davvero.

Filippo gli era al fianco; a lui quel tuffo in un'epoca vicina e pur così diversa da quella in cui viveva, diede subito una specie di sbalordimento. Lo stesso zio Roberto ch'egli si dipingeva sempre al pensiero come un brav'uomo bizzarro, gli apparve fermo, giovane, sereno.

L'ammirazione di lei, che aveva qualche cosa di alto e di religioso, lo commuoveva sempre; egli se ne sentiva avviluppato e preso in ogni ora, e ne era quasi sgomento, perchè sapeva ormai che la fanciulla viveva della sua vita, respirava il suo respiro.

Il dottore viveva con un servo, contadino anche lui, del quale l'adorazione incosciente gli teneva in casa luogo di tutto.

Intanto Vicenzino viveva nell'azzurro di un bel sogno d'amore. Stando in casa coll'Elena, omai vicina ai quindici anni, bionda, pallida, sentimentale come lui, dal cuore generoso, dalla mente elevata, era venuto a poco a poco a trattarla con intimit

Ora che Ubaldo aveva sentito tutti gli strazi della miseria, tutte le punture continue e dolorose dei sacrifizi, si era fatto accorto, non sprecava più, non sacrificava nulla alle apparenze. Maria viveva comodamente, ma viveva come il giorno che da Milano era venuta a Roma, quasi le sole risorse della famiglia consistessero nella paga di Ubaldo.

Sappi, fratellino mio caro, che non vive uomo piú scontento di me sovra la terra; e se non lo credi, mirami in faccia, vera ambasciatrice dell'angoscie dell'anima. Non passava mai ora che la mia carissima Melitea non mi avesse mostrato segni di corrispondenza di amore e datami commoditá di ragionarle o di vederla almeno, conoscendo bene che viveva in lei e per lei.

Restò un momento immobile, indi: Siete ben certo di quanto mi dite? mormorò. Oh! certissimo; non mi sarei permesso altrimenti dare questa notizia. Non potrei sapere da alcuno ove quella signora si sia recata? Non saprei: ella viveva nella solitudine più completa, non frequentava anima viva, però.... Continuate. Ed il conte, annojato da quelle esitazioni, mise del danaro fra le mani del vecchio.

Nella sua casa ai Champs Elysées dove il duca viveva solo, ma dove si vedeva circondato a suo cenno ed a sua scelta dalla societ