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Aggiornato: 10 giugno 2025


Perchè ne' lunghissimi che assorti Vissi in prigion, mi sfavillò grande La dolce carit

Quando vidi costui nel gran diserto, <<Miserere di me>>, gridai a lui, <<qual che tu sii, od ombra od omo certo!>>. Rispuosemi: <<Non omo, omo gia` fui, e li parenti miei furon lombardi, mantoani per patria ambedui. Nacqui sub Iulio, ancor che fosse tardi, e vissi a Roma sotto 'l buono Augusto nel tempo de li dei falsi e bugiardi.

SENECA Misero me! co' miei cadenti giorni salvar sperava i tuoi. Dovea la plebe udir da me le ascose, inique, orrende arti del rio Neron;... ma invano io vissi: tace la plebe; ed altro omai non ode che il timor suo. Di questa orribil reggia mi è vietato l'uscire... Oh ciel! chi vale contro empio sir, s'empio non è?

Vi sono palpiti che compendiano tutta l'esistenza; udite la vecchiaia volgersi indietro e ripetere: «Io vissi in quel giorno, in quell'ora, quel dolore e quella gioia sono cosa mia, il resto appartiene al tempoSe non appar nulla in volto a Donato, perchè Costanza abbandona la mano del giovine, e, quando egli tenta di riafferrarla, sorride?

D'innumerabil figli dentro il stolo da lei fui ricondutto al bel giardino dove altrui vive lieto e senza dolo. Quivi sotto 'l pacifico domíno ed aurea stagione di Akakía, vissi gran tempo semplice bambino, fin ch'indi mosso poi, per lunga via, fui ricondutto a ritrovar Altèa e l'altra donna che 'n nostra balía commette ambe le strade e bona e rea. Innocentia. Veritas et Libertas.

Esile ed avvilita, in vesti grame, Piansi di freddo e fame. Crebbi così, racchiusa in un dolore Torvo, senza parole; Crebbi col buio intorno e qui nel core Una feroce nostalgia di sole. D’occulti pianti e di sconforto vissi, Soffersi e maledissi.

Come vissi quell’inverno non lo so dire; certo di carit

Nei primi giorni ch'io navigai sul vascello di quell'uomo crudele che mi strappò dal bacio materno, non pensai di esser vittima d'un gin-mù, d'un mercante di schiavi, d'uno di quelli che la timida ironia del popolo cinese chiama pastori d'uomini. Vissi fidente fra le mani di colui, perché mia madre mi ci aveva posto.

S'io vissi iustamente senza inganni Hor fin ch'io vivo, usar uno tradimenti. che chi ciò fa, se steso abbrevia gli anni. Se mali & vitii, mai da me fur spenti. Hor ne abondino tanti che arda il cielo. che a' bassi, giova il mal de gli eminenti. Se al ben altrui fui pien de ardente gelo Hor al mal per lo opposito esser voglio che chi vol mutar stato, cangia pelo.

Il recinto nel quale io vissi dai dieci anni ai venti dell'et

Parola Del Giorno

dell’esule

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