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Aggiornato: 17 settembre 2025


"Che processo?" domandò Alice, tutta affannata mentre fuggiva, ma il Grifone rispose soltanto "Vieni!" e scappava più lesto, mentre il vento portava sempre più debolmente alle loro orecchie l'eco fuggevole delle parole soavi e malinconiche: "Canto all'Astro di sera; Canto la tua bon ta ci vile Zuppa!"

Io, appena arrivato lassù, avevo messo fuori un gran cartello: Farmacia uso Roma. Sai tu cosa vuol dire farmacia uso Roma? Io no. Probabilmente era uno sfogo di quel genio della réclame che mi si sviluppò in seguito. Una sera d'inverno, dopo l'avemaria, stavo al buio pensando al mio avvenire di marito infelice. Sentivo nella stanza di sopra, ogni tanto, il passo di Mariuccia. Ella bubbolava dal freddo, poverina! e doveva tenere sotto le sue adorabili sottane un vile scaldino di carbonella. Sai tu quali orrendi pensieri devono passare per la mente di una bella giovane costretta a bubbolare dal freddo in un paese come Montefalco? Io sentivo gi

Or, poi che de cavalli e de carrette e ribombar de gridi odon le strade, Grifon le lucide arme si rimette, che son di quelle che si trovan rade; che l'avea impenetrabili e incantate la Fata bianca di sua man temprate. 71 Quel d'Antiochia, più d'ogn'altro vile, armossi seco, e compagnia gli tenne.

Per una nativa irresolutezza, Anna differiva continuamente il matrimonio. Dubbi religiosi la tormentavano. Ella aveva sentito dire che soltanto le vergini sarebbero ammesse a far corona in torno alla Madre di Dio, nel paradiso. Dunque? Doveva ella rinunziare a quella dolcezza celeste per un bene terreno? Un più vivo ardore di devozione allora la invase. In tutte le ore libere ella andava alla chiesa del Rosario; s’inginocchiava innanzi al gran confessionale di quercia, e rimaneva immobile in quell’attitudine di preghiera. La chiesa era semplice e povera; il pavimento era coperto di lapidi mortuarie; una sola lampada di metallo vile ardeva innanzi all’altare. E la donna rimpiangeva nell’animo il fasto della sua basilica, la solennit

«! sclamò Giuliano per farmi chiamare fuggiasco, vile, e peggio! Eppure sia benedetta

Horimonte, preso dall'ira per vedere il suo progetto sfumato, con una voce aspra e brutale soggiunse: «Ah! sono queste le proteste d'amore? Indegna, le vostre parole furono sempre una vile menzogna. Se il mio onore e la mia vita fossero in pericolo, voi non fareste il minimo sacrificio per salvarlo

Si voleva dimostrare che il movimento romano non fu opera dei cittadini di Roma; ma fu importato dal di fuori; si voleva dimostrare che gl'imputati non furono spinti ai loro atti dall'idea patriottica ma sibbene da un vile interesse.

Vi dico che non vi batterete, dovessi per ciò farvi mettere sotto chiave. Mi fareste passare per un vile; disse Gino. Non ci mancherebbe più altro; sarei completo, in fede mia! Frattanto era giunto a spiccare il pastrano dalla gruccia. Signora, soggiunse egli, i miei doveri! E vogliate essere più umana con me, ve ne prego!

XLVII. A Lattanzio de' Benucci Io ch'a ragion tengo me stessa a vile, scorgo parte in me che non m'annoi, bramando tormi a morte e viver poi ne le carte d'un qualche a voi simile, cercando vo per questo lieto aprile d'ingegni mille, non pur uno o doi suggetti degni de i più alti eroi, e d'inchiostro al mio tutto dissimile.

Mi baciò in fronte come soleva fare ogni sera, e mi parve che mi stringesse al suo cuore con un'espansione insolita. «Ne risentii più acuta la fitta del rimorso. Mi sentivo così vile, d'ingannarlo come facevo, così vile...

Parola Del Giorno

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