Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !

Aggiornato: 22 giugno 2025


Sorge il vil proletario, e l'empia ed adra Ambizïon la tôrta alma gli addenta; Libert

Dopo indefessi studii, Sopra vantate carte Giustin vedea non fulgere Fuorchè bugiarda un'arte Con cui l'audacia illudere Del fervido mortal, E il ver col falso mescere, E la virtù col mal. A nobil ira il mossero Il vil, cinico riso, L'epicurea mollizie, Il duro stoico viso; In tutte scuole un'invida Di laudi fame e d'or; Sul labbro la giustizia, L'iniquit

che ’l tuo cor, quantunque può, giocondo s’appresenti a la turba trïunfante che lieta vien per questo etera tondo». Col viso ritornai per tutte quante le sette spere, e vidi questo globo tal, ch’io sorrisi del suo vil sembiante; e quel consiglio per migliore approbo che l’ha per meno; e chi ad altro pensa chiamar si puote veramente probo.

E se tal possa amabil dell'ingegno In me si fosse per dolore estinta, Languito avrei d'ira e superbia pregno, O l'alma a vil furor sariasi spinta: Della vita un frenetico disdegno Spesso prendeami in tanti mali avvinta, Poi la luce de' sacri inni tornando, Io riponea l'empio disdegno in bando.

CRICCA. Veramente non pensava che fosse astrologo da vero: lo stimava qualche razza di furfante, come se ne trovano tanti che si vantano d'esser astrologhi e ingannano la vil plebe. PANDOLFO. Beato te che sei uscito di periglio, ché a me par che d'ora in ora mi cada il mondo in testa! Per tutto oggi non farò questione. Se alcuno mi dirá: Sei un furfante, dirò: Son un furfante e mezzo.

78 Lance, saette e spade ebbe l'usbergo a un tempo mille, e lo scudo altretante: chi gli percuote con la mazza il tergo, chi minaccia da lato, e chi davante. Ma quel, ch'al timor mai non diede albergo, estima la vil turba e l'arme tante, quel che dentro alla mandra, all'aer cupo, il numer de l'agnelle estimi il lupo.

O conigli impagliati! O vil razza di cani! Che mai aspettate?... Volete dunque cuocere senza fine e ricuocere il vostro miserabile cuoio di belve perseguitate e i vostri grugni classificati e simmetrici nelle casone annerite delle citt

Di vil ciliccio mi parean coperti, e l'un sofferia l'altro con la spalla, e tutti da la ripa eran sofferti. Cosi` li ciechi a cui la roba falla stanno a' perdoni a chieder lor bisogna, e l'uno il capo sopra l'altro avvalla, perche' 'n altrui pieta` tosto si pogna, non pur per lo sonar de le parole, ma per la vista che non meno agogna.

Agita gli angui, onde ella è cinta, atroci, E nel petto de' turchi incendio spira, E con suono alto di tartaree voci Va risvegliando la vergogna e l'ira: Su, suso, anime vil, su su veloci Fuggite pur, che 'l vostro re se 'l mira; Prezïosa corona, ampia mercede Vi promette ei, che dappresso il vede.

Aggrottò le sopracciglia e riflettè: Diavolo, come ho fatto impegnarmi a restare in questo vil ricettacolo della bassa moltitudine.

Parola Del Giorno

trascini

Altri Alla Ricerca