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Aggiornato: 30 settembre 2025


Il Foscolo parlando di dice: "Il Foscolo, figlio della Repubblica veneta che Buonaparte distrusse, si nutrì nel sentimento dei più, i quali considerano l'indipendenza de' rispettivi Stati d'Italia come la sola causa necessaria che può essere produttrice della intera sua rigenerazione.

Ma poiché sotto l'impulso di Angelo Emo e del Savio Francesco Vendramin l'amministrazione veneta della guerra accennò a battere nuove vie, ed il reclutamento degli ufficiali usciti dalle scuole parve destinato a soppiantare ogni altra provenienza, il conflitto tra il vecchio ed il nuovo, tra la pratica e la teoria, scoppiò clamoroso ed inevitabile.

Nel qual loco chiamato dall'eccell.mo Foscari, fui obbligato a restare in sua vece per interveniente della nazione veneta, dove vi ho dimorato anni 3, mesi 6 e giorni 13, come dalle carte quali con la presente saranno sotto il riflesso dell'Eccellenze Vostre, sino a che il sig. Giovanni Andrea Negri entrò in mia vece che fu li 5 agosto 1681.

Di fronte alla Veneta Marina si profilava con netti contorni il Colombo. La caminiera fumava. Il lume acceso da poppa aveva sembianza d'una stella bassa e solitaria. A che ora devi essere a bordo? Un po' prima di mezzanotte. Fino alle undici e mezzo c'è la lancia che aspetta nel Rio dell'Arsenale. Alle undici te ne andrai. Oh, basta alle undici e un quarto. No, non devi rischiare di far tardi.

Bronzino facevasi attento, il Malumbra aguzzava gli occhi. «Egli doveva sposare una patrizia veneta.» «Lo so; ma la patrizia veneta morì, ed egli si sposò in vece alla sorella del conte d'Armagnac che morì anch'essa,» «Voi la sapete lunga; ma io la so lunga più. di voi.» «Come sarebbe a dire

I soldati italiani disertavano le loro file: in Cremona, il reggimento Alberto, il terzo battaglione Ceccopieri, e tre squadroni di lancieri, in Brescia parte del Haugwitz , altri altrove. Una fregata austriaca stanziata in Napoli , due brick da guerra che incrociavano nell'Adriatico inalzavano bandiera italiana e si davano alla repubblica veneta.

Figurano in essa, tra le opere più conosciute, il Breve esame da sotto-bombardiere, capo e scolaro, redatto sotto forma di dialogo, l'Esercizio dell'artiglieria veneta e maneggio del fucil, oltre all'opera classica del maggiore Domenico Gasperoni, ricordata più sopra e dedicata al doge Paolo Renier.

Siamo in diciotto donne; se non ha paura, venga pure! Mi coricai. Ricominciava l'impantanamento, ma questo allegrissimo. Nessuno poteva dormire. Troppe pulci. Chiamiamole pulci! Troppi aliti. Non tutti primaverili! E c'erano i buoni profumi della carne giovane, ma anche alcuni puzzi che mi pugnalavano le nari di tanto in tanto. Molta allegria e i rubinetti della chiacchiera veneta tutti aperti.

Parlando tuttavolta de' grossetti di Cattaro, e toccando necessariamente di quelli battuti col nome e colla imagine dei re di Rascia, troppo credo interessare la veneta numismatica il far un cenno, sia pur di volo, de' più antichi grossi coniati da que' re a somiglianza de' veneziani.

Dalle monete battute per l'isola di Candia nella veneta zecca, passiamo ora a quelle che per dolorosa necessit

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