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Aggiornato: 8 giugno 2025


Vedremo disse la Valdengo con indifferenza. E si decise a leggere la lettera del conte Mario. Chi sa! Forse qualche indiscrezione l'aveva raggiunto laggiù; forse egli era gi

Si udì, dal di fuori, un rintocco di campanello, e gli occhi di quelle donne aspettanti si volsero tutti verso un uscio laterale, dissimulato da una pesante portiera di stoffa. Di a pochi secondi il cameriere in livrea sollevò la portiera, e tenendosi immobile sulla soglia accennò alla Valdengo. Ella, ch'era l'ultima arrivata, girò gli occhi intorno dubbiosa; le altre mormorarono ostili.

Il sottotenente s'inchinò ed uscì. La Teresa Valdengo stette un momento immobile in mezzo al salotto domandando a stessa se aveva sognato. Macchinalmente ella s'affacciò allo specchio, e stentò a riconoscere la donna di cui ella vedeva l'immagine dinanzi a . Era pallida, scomposta; mostrava, checchè sostenesse Guido di Reana, i suoi trentott'anni.

La Valdengo ordinò la colazione in stanza per le undici e mezzo e un fiacre per l'una in punto. Devo aspettare a far la camera allora? chiese la donna dell'albergo. No, no rispose la Teresa. Fate come s'io non ci fossi... O piuttosto sbrigate ciò ch'è più necessario, e finirete quando non ci sarò. Alla richiesta se si tratteneva la notte ella ebbe un momento di esitazione; poi rispose di .

Ahi quante volte, mentr'ella scriveva in tal modo, quante volte era tentata di stracciare il foglio, di mutar tuono e di dire al conte Mario: «V'ingannate facendo assegnamento sulla mia saviezza. V'ingannate credendomi incapace di cedere ad impeti irriflessivi. La Teresa Valdengo che volevate per vostra moglie oggi non sarebbe più degna di portare il vostro nome, voi osereste più offrirglielo.

Guido di Reana aveva desinato altre volte in casa Valdengo; una volta in compagnia del barone Venosti e del pittore Massimi; un'altra volta con un tenente di vascello, poi imbarcato sopra una torpediniera, e con la moglie di questi, una milanese che la Teresa aveva conosciuta ai bagni.

Era Venosti Flavi. Non erano amici, tutt'altro; non avevano forse un'idea, un'opinione comune; ma si vedevano spesso al club, s'incontravano di tratto in tratto dalla Valdengo, e mantenevano fra loro quelle relazioni di buona societ

Ma non a quel modo aveva risposto a Vergalli; nel che con voce languida, quasi morente, ell'aveva lasciato cader dalle labbra, non c'era il vanto spavaldo di una colpa non commessa; c'era la confessione umile e penosa della caduta profonda e irreparabile. Pure al conte Mario non era lecito di mostrarsi meno convinto dell'innocenza della Valdengo di quello che se ne mostrasse Venosti.

La Teresa Valdengo e lo zio commendatore erano d'indole tanto diversa da non potervi esser mai stata fra loro intimit

Che creatura felice!... pensò la Valdengo. È ricca, è piacente, non s'avvede degli anni che passano, fa una vita allegra, ha un marito filosofo... tutti l'accolgono a braccia aperte... È vero che di cuore è buona, e nonostante la sua leggerezza ha molta facilit

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