Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 19 giugno 2025
Dalla posizione dell'arma, che stava con l'impugnatura in fuori e la canna rivolta verso il cadavere, i dottori avevano arguito che la contessa, se era suicida, doveva essersi uccisa in piedi; l'arma, cadendole di pugno, aveva compito una rotazione che ne spiegava la giacitura al suolo.
Voglio scrivere a voi, in quest'ora di morte. Non voglio mandare a mio padre, così amabile e così indifferente, così indulgente e così freddo, l'ultima mia parola: non a mio marito, tanto cortese e tanto crudele, voglio scrivere io, per dargli l'ultimo saluto. Quando sentiranno che io mi sono uccisa, ne avranno grande sgomento, perchè la morte fa paura agli indifferenti e ai crudeli: dopo, diranno che così dovea finire. Dieci lettere, mille lettere, scritte nel dolore di questa lenta agonia, innanzi alla piccola rivoltella scintillante come un prezioso gioiello, non giungerebbero a dare a mio padre, a mio marito, la piet
L'immagine della zia, pugnalata forse per mano istessa del marito, venne a spaventarla; e si pentì d'aver osato recarsi in quel luogo. Ma il dovere trionfò della paura, e continuò a camminare. Tutto era calmo. Finalmente le colpì gli sguardi una striscia di sangue sulla scala; le pareti e tutti i gradini n'erano aspersi. Si fermò sforzandosi di sostenersi, e la sua mano tremante lasciò quasi cadere il lume. Non sentiva nulla; quella torre non pareva abitata da anima viva. Si rimproverò mille volte di essere uscita; temeva sempre di scoprire qualche nuovo oggetto d'orrore; eppure, prossima al termine delle sue ricerche, non sapeva risolversi a perderne il frutto. Riprese coraggio, e giunta alla torre, vide un'altra porta e l'aprì. I fiochi raggi della lampada non le lasciarono vedere che mura umide e nude. Entrando in quella stanza, e nella spaventosa aspettativa di ritrovarvi il cadavere della zia, vide qualcosa in un canto, e colpita da un'orribile convinzione, restò alcun tempo immobile. Animata quindi da una specie di disperazione, si accostò all'oggetto del suo terrore, e riconobbe un vecchio arnese militare, sotto al quale erano ammucchiate armi. Mentre si dirigeva alla scala per uscire, vide un'altra porta chiusa di fuori con un catenaccio, e dinanzi alla quale si vedevano altre orme di sangue: chiamò ad alta voce la zia, ma nessuno rispose. «Essa è morta!» sclamò allora; «l'hanno uccisa; il suo sangue rosseggia questi gradini.» Perdè tutta la forza, depose il lume, e sedette sulla scala. Dopo nuovi inutili sforzi per aprire, scese per tornare alla sua camera. Appena fu nel corridoio, vide Montoni, e spaventata più che mai, si gettò in un angolo per non incontrarlo. Gli sentì chiudere una porta, l'istessa ch'ella avea gi
DON RODORIGO. In me non può tanto la passione che mi torca dal dritto della giustizia, né mi muove rispetto d'altri né proprio affetto, ché quanto mi sento vincer dall'amore tanto mi fo raffrenar dalla raggione. DON FLAMINIO. Giudice, non zio, io vengo ad accusar me stesso: ho infamata e uccisa l'amante mia!
26 Io ch'all'amante mio di quella fede mancar non posso, che gli aveva data, e anco ch'io possa. Amor non mi conciede che poter voglia, e ch'io sia tanto ingrata; per ruinar la pratica ch'in piede era gagliarda, e presso al fin guidata, dico a mio padre, che prima ch'in Frisa mi dia marito, io voglio essere uccisa.
Pierio, quasi colpito da arcano fulmine, cadde sul suolo, ma poco dopo si rizzò e gettandosi tutto doloroso sul cataletto: A che mi giova urlò essere libero? Pierio! Oh madre, oh madre!... la sventura t'ha uccisa! Pierio disse allora Giaimo Pierio, è Tecla che te lo comanda per me... giacchè sei, sta libero... salvati... piglia le montagne...
No!... Non è possibile!... Non può essere vero!... Se fosse morta per me non m'avrebbe ella detto, non m'avrebbe lasciato una parola, la parola del suo dolore, un saluto, un addio?... Pur ieri io le parlai, e nulla, nulla potè farmi sospettare il pensiero di morte: al contrario!... No! ripetè, affermando la voce secondo che il suo convincimento si veniva afforzando: No! Non si è uccisa!
Volete dire che per lui l'impegno preso con la morta non valeva? Voglio dire che non la amava più. Ma non sapevate che ella, sì, lo amava? Ora neppur ella lo amava più. Perchè dunque tornò da lei? Avevano ancora interessi comuni. Chiamate interessi comuni i prestiti dei quali la richiedeva?... Ma se ella non lo amava più, non poteva esser gelosa di voi! No. Allora perchè si sarebbe uccisa?
Allora il Vérod, levandosi e premendosi la fronte con la destra, esclamò, vinto, perduto: Non dite così!... Sì, è vero... Avete ragione... Potete avere ragione... Ma non lo dite, non lo ripetete!... Perchè allora io, io stesso l'avrei uccisa!... Ella sarebbe morta per me! per me!... E vedete: a questo pensiero, a questo dubbio, il cuore mi si schianta, io mi sento impazzire...
Tutte le ragioni da lui addotte contro l'ipotesi del suicidio gli stavano nella mente, irrecusabili. Era credibile che ella si fosse uccisa senza lasciargli un ultimo saluto? Se aveva fede in Dio poteva ella uccidersi? Qualunque fosse l'ambascia nella quale era ridotta, nonostante i propositi di morte, sul punto di metterli in atto la sua mano non doveva tremare?
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca