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Aggiornato: 25 giugno 2025
Si presentò due o tre volte al fondaco dello zio per rappaciarsi con esso; ma l'inesorabile vecchio, seduto sempre al suo scrittoio, dietro un paravento a vetri, sporgeva in fuori la testa coperta dell'eterno berretto di seta nera, guardava chi fosse entrato; vedendo il nipote, gettava due sbruffi di tosse, s'alzava da sedere, e senza far motto, additava con tacita eloquenza di gesto la porta per cui si doveva uscire; sopra la quale pompeggiavano al di fuori nella strada sette quadrilateri, i cui rispettivi colori erano rosso, turchino, giallo, verde, arancio, violetto e terra d'Italia.
Vincenzo si scostò dal letto premendosi i pugni sugli occhi, battendo i piedi in terra, fremendo per tutto il corpo. Rimase a lungo colla faccia rivolta alla finestra aperta, come se contemplasse lo splendido tramonto che irradiava la cima delle Alpi lontane, come tante punte d'oro, e chiudeva l'orizzonte turchino con un'immensa striscia d'un rosso infocato.
S'avvicinava la sera: nello stradale deserto, in una a un rumor di ruote, s'udiva un tintinnio di sonagliere cadenzato col trotto lento di due cavalli.... Una carrozza di viaggio sboccò dal gomito che fa la via in quel punto, e s'avanzò tra un filare d'ulivo attraverso i quali di tratto in tratto s'intravvedeva il mare liscio e turchino, e una folta siepe di spina santa, che chiudeva campi a sommacco.
Poi tolse fuori dalla tasca del lungo pastrano turchino una pipa corta e la borsa del tabacco, empì il camminello, e accostato il brano di una bisunta dama di cuori al lumicino ch'era in un canto della buja bottega, accese la pipa. Assaporando le prime boccate di fumo, si calcò il cappello sugli occhi, e se n'andò in compagnia del suo degno amico. Capitolo Terzo
In alto e da lontano le aride giogaie erano spruzzate di neve, che brillava al sole e spiccava sull'orizzonte turchino. A sinistra della strada s'alzava un bosco di abeti, che secondando le curve della montagna andava a perdersi fra le gole lontane.
Quasi tutte singhiozzavano; molte avevano il grossolano fazzoletto turchino e rosso sugli occhi, parecchie, le fanciulle in ispecie, portavano in tutta la persona, i segni di una angoscia pensierosa e profonda.
Erano due vecchie zitelle, e vivevano sole. La signora Rosa, tutta piccina, tutta giallina per una malattia epatica, portava una cuffietta bianca con alcune cocche di nastro turchino. La trina ed il tulle erano di cotone, rilavati ed insaldati finchè ci potevano reggere; ed il nastro aveva conservata appena una pallida tinta del turchino primitivo.
Si alzò sulla punta de' piedi, e affacciossi all'orlo del fungo, ed ecco gli occhi suoi s'incontrarono con quelli di un grosso Bruco turchino che se ne stava seduto nel mezzo con le braccia conserte, fumando tranquillamente una lunga pipa turca, non facendo la minima attenzione a lei, nè ad alcun'altra cosa.
Nel mezzo, un piccolo tavolo da giuoco, parato di panno turchino, attendeva la solita partita sotto un magnifico lampadario in bronzo verde; gli altri mobili erano in palissandro, le pareti a damasco azzurro con fiori di un azzurro più carico, il caminetto di marmo nero, il soffitto, dipinto nel secolo scorso, posava sopra un cornicione a stucchi dorati.
Torna la donna in una verde vesta, che tiene un molle ramicello in mano e vien benedicendo la foresta. Non cade, no la sua pietade invano nel rigido dolor, ma il segno santo della prudente piccioletta mano Alla tristezza scioglie il duro incanto. Ogni nebbia si dissipa e prevale il sol che nasce da un bel mar turchino, entro la selva che mutò colore.
Parola Del Giorno
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