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Aggiornato: 28 maggio 2025
Ma in quel punto medesimo, per l'ampio silenzio non mai interrotto prima, s'udì, trasportato dall'aria, un suono grave e profondo di tocchi accelerati e continui.... dan dan dan dan dan.... campana a martello in duomo; poi di lì a poco, più libero, più aereo, più maestoso, un altro suono in quella cadenza medesima.... dan dan dan dan dan.... campana a martello a S. Ambrogio.
DON IGNAZIO. Deh! signora della mia vita, poiché sei mia, fammi degno che ti tocchi; e no potendoti ponere dentro il cuore, almeno che ti ponga in queste braccia. Io pur ti tocco e stringo; donque io son vivo.
Sei ore.... sett'ore.... ott'ore.... i tocchi lenti dell'orologio della chiesa vibravano sonori nel silenzio della notte.... Svaligiavano la parrocchia.... imbacuccati ne' cappotti, una notte nera si facevano cheti cheti alla porta piccola.... aprivano con un grimaldello.... entravano.... Una lampada appesa davanti all'altar maggiore, rischiarava appena la navata principale.
Capitolo Secondo Un'ora di poi, tutto era silenzio nella casa. Le donne con Celso, s'erano per un poco discostate nell'attigua camera, più squallida e nuda dell'altra, ove non si vedevano che due letti, chi sa da quanto tempo non tocchi, e alcune seggiole scompagnate.
IV. Sanchez, l. 9. disp 44, n. 15 e molti citati da esso dicono che un conjuge il quale, nell'assenza dell'altro, si tocchi o si guardi libidinosamente, senza pericolo di polluzione, pecca soltanto venialmente, imperocchè questi suoi atti sono atti secondari che tendono ad un atto principale, in sè lecito, vale a dire l'accoppiamento carnale che è il loro debito scopo, benchè ora non possano conseguirlo.
«Felice colui al quale è si bene meritato dalle sue virtù.» «Chi non vorrebbe esser lui anche a patto di avere i suoi settant'anni sulle spalle?» «Io, che appena ho tocchi i miei quaranta, e mi sento ancor forte di gioventù, non so che darei per diventar lui a un tratto.» «Bravo Verezza, tu la pensi come la penso anch'io.» «Gridiamo dunque tutti ad uno: Viva Candiano, viva il nuovo doge!»
Farò di salire con questo bel forastiero sui merli. Chi sa che ad ambedue non tocchi la medesima scala? La sorte e così capricciosa! Ah, Giacomo, non far ragazzate, ti prego! rispose il Sangonetto, con una ansiet
81 Di ciò, cor mio, nessun timor vi tocchi; ch'io vo' seguirvi o in cielo o ne lo 'nferno. Convien che l'uno e l'altro spirto scocchi, insieme vada, insieme stia in eterno. Non sì tosto vedrò chiudervi gli occhi, o che m'uccider
E il fanciullo spirò, bianco e sereno, e i due veglianti a lui chiusero gli occhi: poi si fissaron, tôcchi di grazia.
Ed egli ammirava con memore sguardo le conosciute, o, da quei fuggevoli tocchi di penna, si raffigurava le ignote, e si sentiva in pelle in pelle quel tremito soave che fanno correre in noi tutte le cose leggiadre, non dissimilmente dall'acquolina che fanno correre alla bocca tutte le cose buone.
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