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Aggiornato: 29 giugno 2025
Abbiamo visto nello scorso articolo che cosa era stata la filologia sino a questo momento, e che cosa deve e non può non essere sempre fondamentalmente: preparazione di testi. E sappiamo anche, e ben chiaro, che cosa sia ciascuna di quelle discipline conglobate insieme, da Federico Augusto Wolf, sotto il nome e l'egida della filologia.
Invano il conte Vaccari tentò di fare stanziare il capitolo proposto dal conte Prina sul dritto eventuale del principe Eugenio, chè con poco stento il conte Guicciardi ne ottenne la reiezione. Infine, i deputati eletti dal senato furono appunto esso conte Guicciardi, il conte Castiglioni e il conte Testi, ministro.
«Dicono: C'è il documento scritto, c'è il documento archeologico. Noi facciamo delle ricostruzioni meravigliosamente esatte. Per ogni parola, per ogni frase, vi presentiamo un testo, venti testi che potranno servirvi da controlli. Abbiamo i poeti lirici, gli storici, i comici, i tragici; abbiamo le statue, le pitture, le ruine, e poi tutto il grande arsenale archeologico, una infinit
¹ Il conte Testi era rimasto a Milano per cagione di mala salute.
Certo, pei Cristiani del secolo quarto, la quistione si complicava e diventava più grave per la circostanza che i libri che Giuliano voleva togliere loro di mano, erano i soli testi di cui si servisse l’insegnamento. Il mondo antico non conosceva la scienza, nel senso moderno della parola. L’insegnamento, nelle scuole, si riduceva alla retorica, con la quale non si imparava che a diventar oratore, ad adoperare quelle forme letterarie di cui il pensiero, sia politico, sia giuridico, sia religioso doveva vestirsi per essere accolto e compreso. Quest’arte non si acquistava che sugli esempi della letteratura antica, per cui l’impedirne l’uso ai maestri cristiani era propriamente un escluderli, in modo assoluto, dal pubblico insegnamento. E, infatti, dei maestri che avevano grande fama, Proeresio ad Atene e Simpliciano a Roma, non volendo piegarsi a nessun atto di apostasia, avevano dovuto abbandonare del tutto la scuola. Ora è certo che Giuliano doveva esser ben lieto di questa circostanza, che gli dava il mezzo di raggiungere lo scopo d’imbarbarire il Cristianesimo. Era un caso fortunato per lui, e del quale egli aveva il diritto di usare, come di un’arma di buona guerra, che dal principio di probit
Cadde sfortunatamente sopra di me, forse per gli accennati liberi sentimenti espressi, la nomina in altro de' deputati al quartiere generale delle AA. PP. AA., unitamente ai signori senatori Castiglioni e Testi; ed essendosi quest'ultimo per attuale infermit
Ma conservare una ortodossia propria diviene sempre più difficile a queste Chiese, per due motivi. Primo, perchè dinanzi alle negazioni radicali, involgenti tutto il cristianesimo e tutte le religioni positive, i particolari di dottrine e di rito hanno sempre minore importanza; secondo, perchè, dinanzi alla critica storica e biblica, i testi ed i documenti dell'ortodossia perdono molto del vecchio prestigio e la tradizione, anche la più vasta ed augusta, rivela la relativit
A lui, memore di tutti i testi delle antiche scritture, ritornava in mente l’Atlantide di Platone, quell’Atlantide inabissata, i cui resti potevano benissimo essere rimasti a fior d’acqua, o alti tanto sott’acqua da cagionar gravi danni alle carene delle navi.
L’affermazione fondamentale di Giuliano, su cui si svolge il filo del suo ragionamento, è che non vi deve essere contraddizione fra l’insegnamento dato da un uomo e la sua fede e la sua condotta, e che, pertanto, non era tollerabile che i maestri i quali non erano pagani adoperassero, nel loro insegnamento, quei libri che erano i testi sacri del Paganesimo. Ciò costituiva, per Giuliano, una vera mostruosit
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