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Aggiornato: 15 ottobre 2025


È terribile la condizione di chi vive nel contrasto di due passioni violenti, cui la ragione, negli istanti in cui l'anima travagliata si riposa, altamente condanni.

Ognuna delle risposte di Paolo Spada la meravigliava e la faceva soffrire. Lo credea sincero. Non amava un'altra donna: non era stanco di lei: ella gli piaceva ancora. Ma dunque era proprio per questo terribile lavoro dello scrivere, che il suo amante l'abbandonava, si dimenticava di lei come se non esistesse, la guardava in volto trasognato come se non l'avesse mai vista, non le prendeva una mano, non la baciava? Così sono, dunque, questi uomini che scrivono? E quest'arte, questa parola che ella udiva ripetere continuamente, senza intenderla, quest'arte pronunziata ora enfaticamente, ora a bassa voce in tono pauroso, quest'arte le cui quattro lettere escivano, pronunziate dalla bocca di Paolo Spada, con un ardor amoroso meglio di qualunque amorosa parola, ella aveva finito per odiarla in silenzio, con tutta la muta ribellione del suo cuore. Non era una donna l'arte, aveva i capelli neri, biondi o rossi, diversi dai suoi; non era una persona slanciata dagli occhi grandi e bruni e scintillanti, mentre i suoi erano limpidi e tranquilli e la sua persona era piccola e graziosa; non era una donna intelligente e sapiente, mentre ella era una povera buona, ignorante: eppure Adele era gelosa di quest'arte e la detestava, con tutto il cuore, come se fosse una creatura viva. A poco a poco i libri, le carte, il calamaio, l'inchiostro e la penna, e tutto quello che è il corredo di chi scrive, le cominciarono a fare orrore: e gli accessi di lavoro feroce, o gli assorbimenti lunghi in vaghe contemplazioni di Paolo Spada, le davano l'impressione d'una sua sciagura personale, sempre respinta e sempre ricadente sul suo cuore. Un giorno, quasi fosse presa da una curiosit

E fu terribile davvero. Ma e non pensiamo a far nulla? disse finalmente l'Elia dopo avere aspettato invano che il conte parlasse il primo.

E oggi è il 5, dice Bartolommeo. Il capostazione se l'era dimenticato! Adesso egli comprende di che sbaglio si sia reso colpevole nel rispondere al suo collega di Z prima di assicurarsi s'era in tempo di fermare il treno 44; adesso vede tutto l'orrore della situazione, vede la catastrofe imminente, terribile. Ai segnali allora, ai segnali! egli grida con voce troncata dalla commozione.

Si strinse al mio braccio e mormorò: O Emilio, che cosa terribile rientrare in quel carcere! Stetti qualche minuto ad osservarlo, poi gli dissi: Non vuoi andarci più? vuoi che io ne parli a don Luigi? Mi saltò al collo e mi baciò con tanta effusione di riconoscenza che mi commosse fino in fondo alle viscere. Credi che consentir

E dunque? E quel «dunque» lo portò a un terribile dilemma. O Dio esiste, e allora come tollera per uno tollera per mille. O Dio non esiste, e allora....

«Era piena di lacrime la storia d'Italia, e al papato ne veniva ascritta gran copia. E non dimeno, allorchè si fece innanzi il papato, e mise la croce sulla cima del vessillo nazionale, vide il mondo che gl'italiani erano presti ad obbliar le sue colpe; e a nome di un papa iniziavano la loro rivoluzione. Ma quella fu appunto la prova di quanto potesse il papato e di quanto non potesse. I predecessori dell'ultimo regnante erano stati troppo cauti per non impegnarsi a tal prova, e la loro potenza non fu misurata, che dalle sciagure accumulate sui popoli. L'ultimo regnante si avventurava primo nell'opra e volle ritrarsene, quando si fu accorto, ch'egli aveva rivelata una terribile verit

Però egli sentirá il maraviglioso e il terribile del romanzo dell'Eleonora; e l'idea della divinitá oltraggiata e della severitá onnipossente, che procede dalla giustizia di Dio, gli ingombrerá tanto l'anima, da lasciargliene una parte ben poca in preda ad altre riflessioni e ad altri affetti.

Un'idea terribile le trapassò, come una spada, la mente. Giuliano.... forse si annoiava? Senza forse, povera Milla! il primo mese era stato incantevole pel Duca, il suo nuovo amore e i suoi nuovi splendori avevano occupato egregiamente il secondo; ma il terzo.... il terzo.... Erano soli, molto soli ad Astianello: e le ville vicine non sarebbero occupate che durante l'autunno.

Quel miserabile si opponeva. Lo trascinai meco, lo trascinai al letto di mia moglie. Essa dormiva; io la svegliai aspramente e le dissi: Ulrica, rinuncia al tuo nome, all'U detestabile del tuo nome! Mia moglie mi guardava fissamente, e taceva. Rinuncia, io le replicai con voce terribile, rinuncia a quell'U.... rinuncia al tuo nome abborrito!!... Essa mi guardava ancora, e taceva!

Parola Del Giorno

s'accumulano

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