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Aggiornato: 2 giugno 2025


PANURGO. Ma avertite che non intende molto bene: bisogna alzar la voce ragionando con lui. GERASTO. Farò come volete. Ma bisogna aver alcuni con me, che bisognando lo ligassero. Trattenetelo un poco, ch'or ora serò qui. PANURGO. Gentiluomo, Gerasto è andato a tor i trenta scudi, che non se gli trovava adosso; or será qui. FACIO. Aspetterò quanto volete, non ho fretta. PANURGO. Ma eccolo.

Mai feci l'amor se non con porchette e vitelle; ed è il peggio, ch'è una simia e pretende esser bellissima. DON FLAMINIO. Bisogna tôr la medicina per una volta. LECCARDO. Quando la menerò a casa, fingerò por la mano alla chiave per aprir la porta. Basta: l'ingannerò di modo che mi aiuterá. DON FLAMINIO. Lodo il consiglio: mandalo in essecuzione. LECCARDO. Fra poco saperete la risposta.

89 Naviga il giorno e la notte seguente Rodomonte col cor d'affanni grave; e non si può l'ingiuria tor di mente, che da la donna e dal suo re avuto have; e la pena e il dolor medesmo sente, che sentiva a cavallo, ancora in nave: spegner può, per star ne l'acqua, il fuoco, può stato mutar, per mutar loco.

Dato è a me in sorte una piú acerba pena di quella che si dice ne l'inferno portar Tantalo ingordo: perché a lui il veder sol quel ch'ama è duro scempio e non ne poter tôr; ma quel che 'l gusta e poi gli è tolto e 'l vede son fatt'io. Ché ben cognosco che quella persona debbe esser che si aspetta che la sposi: ond'io resto a me scherno e al mondo gioco.

134 In tanta rabbia, in tanto furor venne, che rimase offuscato in ogni senso. Di tor la spada in man non gli sovenne; che fatte avria mirabil cose, penso. Ma quella, scure, bipenne era bisogno al suo vigore immenso.

NEPITA. Sarebbe assai bene farsi un officiale che, quando se avessero a tor le fantesche, le ponessi le mani sotto per veder se son uomini o femine. A che giova tener le donne serrate in camera con porta e fenestre e chiavistelli, se i giovani se trastullano con loro sotto altro abito? SANTINA. Apri la porta: entriamo. GERASTO. Non posso cavarti di bocca una parola vera di questo fatto?

Debbe egli a me tornar come rivenga su l'ora terza la notte più scura; e fatto un segno de ch'io l'ho avvertito, io l'ho a tor dentro, che non sia sentito.

76 Ruggier, che questo sente, ed ha timore di rimaner de la sua donna privo, e che l'abbia o per forza o per amore Leon, se resta lungamente vivo; senza parlarne altrui si mette in core di far che muoia, e sia d'Augusto, Divo; e tor, se non l'inganna la sua speme, al padre e a lui la vita e 'l regno insieme.

BALIA. Quanto dite è cosí. PEDOFILO. Non ti vergogni tu, feminaccia del diavolo, con la tua falsa testimonianza tôr l'onore e la fama a mia figliuola? BALIA. Mi parto, ho da compir quel mio negozio. ERASTO. Fermati un altro poco. E la notte passata non è giaciuta meco dalle due ore insino all'alba? BALIA. Vero vero.

POLINICO. Ricordo a te, Lidio, che gli è sempre da tôr via l'occasione del male e di nuovo ti conforto che tu voglia, per tuo bene, levarti da questi vani innamoramenti. LIDIO. Polinico, e' non è cosa al mondo che manco riceva il consiglio o la operazione in contrario che lo amore; la cui natura è tale che piú tosto per se stesso consumar si può che per gli altrui ricordi tôrsi via.

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