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Aggiornato: 29 luglio 2025
Fino dal cominciar della primavera, gli uccellini raccolgono i materiali necessari alla fabbricazione della loro casina. Tutti portano il loro filo d'erba o il loro stelo di muschio. E bisogna vedere con qual maravigliosa maestrìa foggiano un cestino, lo nascondono in un cespuglio, lo appendono a un ramo e lo depongono sui cammini, contro i muri e contro i tetti.
Emilia scendeva nel giardino ad aspirare il profumo selvatico delle notti serene. Coglieva a volo nelle mani bianche e sottili qualche lucciola sperduta e la posava tra i capelli, ridendo in su, verso Roberta che guardava dalla finestra. I cani abbaiavano invisibili, sui colli neri; i palmizii non si muovevano per alito d'aria; il silenzio massimo non era calato per anco sulla terra, ma gi
Un giornalista solo, martire del dovere, faceva quattro righe di resoconto, seminato di sbadigli eroici e di sbagli d'ortografia; gli altri dormicchiavano, sdraiati alla meglio sui cuscini di cuoio.
Così dicendo, Carlinetto collocò sulle braccia del prete il bamboccio gonfio come una mignatta, sprofondato nel cuscinetto, colle gote accese, che aveva accora sui labbruzzi la rugiada. Lo tenga sollevato il tempo della digestione.
Ho detto di peggio iersera, nella sala, e c'erano più di venti persone. Che me ne importa? Hai fatto anche peggio: non bisogna che il pubblico prenda parte a questi malumori. E perchè? Perchè il pubblico, cara mia, fa un mondo di supposizioni perfide e maligne sui rancori di due persone che si sono amate. Ma come! anche tu, come altra gente, credi che io sia stata l'amante del di Cherasco?
Il nome di Paolo tornava ad ogni momento. Le sue ultime parole furono: «Lasciatemi dormire». Così dicendo appoggiò la bella testa all'indietro e chiuse gli occhi. Tre giorni dopo, la chiesa del villaggio mostravasi sontuosamente parata di nero e d'argento. I paesani in folla erano inginocchiati sui gradini.
E adesso dove andrete? Dal Cavalli, a rifare la mano. Benissimo; a domattina. I due amici, salutato il Collini, andarono pei fatti loro. Ma come furono giunti sulla piazza delle Fontane Amorose, l'Assereto si fermò sui due piedi, guardando il compagno. Ebbene? disse Lorenzo. Che c'è? Sai una cosa? disse di rimando quell'altro. Questo Collini non mi pare un uomo solido. Baie! e perchè?
E qui si mise in sul raccontare. La notte essendo bellissima, tutti mossero di conserva a cavallo per godere quelle fresche ore, verso Porta san Giovanni, passando sotto il Colosseo; e il Palavicino, che mai non aveva potuto raccappezzar nulla di preciso sui primi anni della vita della duchessa, ed ora gli s'era cresciuto il desiderio a dismisura, pensò di porsi anch'esso in compagnia cogli altri, e in questa maniera, finchè parlò il conte Ridolfi, non gli andò sillaba perduta.
Ce l'han tutti rapiti; L'han trascinati fra' nemici artigli, Carchi l'han di vergogna, e l'han traditi! Geme un popol fra' ceppi e fra' perigli; Essi spandon sui morti onte e conviti; E le nostre deserte, orbe contrade L'orgoglioso stranier devasta e invade! Oh! sia fine a l'obbrobrio!
Anzi narravano tutti gli insulti che ricevevano dalla bassa canaglia, e che fino sentivansi chiamare «Societá dei pugni»; ed era come se parlassero di gloria e trionfi. Che fiore di galantuomini proprio esemplari! In fine della tavola tirarono fuori e lessero una poesia o prosa, che avevano fatta sui loro guai. E l'uno diceva: Stampiamola; e l'altro: No; e sí e no, e sí e no.
Parola Del Giorno
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