United States or Qatar ? Vote for the TOP Country of the Week !


Fu il primo imperatore che non iscendesse mai; furon quindici anni d'abbandono, di respiro, dal signore straniero.

Il viso dello straniero, all'incontro, restava impassibile. Guardava pertanto attentamente, e rallentava talvolta il passo onde meglio osservare. Gli capitò perfino di fermarsi due o tre volte innanzi alle più adulte di quelle figliuole. Ed allora, se gli si fossero messi gli occhi negli occhi, vi si avrebbe potuto trovar forse quella vita e quell'acuit

Passati dieci mesi venne alla luce un bel maschio, che per comune consenso dei due nonni fu battezzato col nome di Silvio, in segno di simpatia verso l’amico carbonaro, che fu prigioniero allo Spielberg, e di protesta contro il dominio straniero.

Oh! meno male. Chi ha studiato un po' la nostra storia, sa che, all'indomani della pace, esercito e Congresso entrarono in lotta: vincitore dello straniero, l'esercito aveva la velleit

Ricorderò soltanto che quando uno straniero qualunque invade il paese, ogni soldato, dal piffero al generale in capo di quell'esercito straniero, dev'essere trattato come assassino, e non con i guanti di seta, come generalmente succede in Italia.

Oh che fremiti di vergogna voi avreste, poveri grandi martiri, che deste il sangue e consacraste la vita alla patria Italiana per vederla, o appena sperarla, libera dallo straniero! quali mai impeti d'ira i vostri, se poteste sapere quanto la terza Italia, che dicono libera, è al di sotto dell'abborrito impero Austriaco per tutto quello che risguarda le disposizioni e le forme del giudizio statario!

Entrai nella libreria. Da prima non distinsi nulla, con gli occhi abbacinati dalla luce esterna. Udii una voce nasale, dall'accento straniero, che mi chiedeva: Il signore desidera?...

Straniero e prigioniero, a Nullo rincresceva si maltrattasse quell'individuo. E chi ha conosciuto la bell'anima del guerriero di Bergamo, ricorder

Malgrado si mettesse queste questioni, mistress Grown non osava nulla chiedere allo straniero. Si proponeva mostrargli tutto, tutto dirgli. Lo condusse dunque nella vasta sala ove le ragazze entravano in quel momento per pranzare. Erano circa centocinquanta.

Sapevan tutti un po' d'italiano, ed erano amantissimi della nostra poesia; così che per ore e per ore non si faceva che declamar versi, essi dello Zorilla, dell'Espronceda, del Lopez de Vega, io del Foscolo, del Berchet, del Manzoni; intercalati, con una sorta di gara, a chi ne diceva di più belli. È un sentimento nuovo quello che si prova dicendo versi dei nostri poeti in un paese straniero.