Vietnam or Thailand ? Vote for the TOP Country of the Week !
Aggiornato: 29 giugno 2025
E cercava qualch'altra ragione da metter fuori; quando la Dorotea, la quale s'era tenuta in disparte durante quel colloquio, e pareva trionfar in sè stessa della piega che prendeva la cosa, non per altro che per segreta stizza e mal talento verso il timido abate, si fe' a un tratto in mezzo al fratello e alla sorella, e con un cotal suo fare d'ipocrita compunzione: Domando scusa, se dico anch'io una parola. Non può stare, certissimamente, come osserva sua signoria, che si passi sopra all'onest
Brontolando di pigrissìma stizza, sia pure, dal letto passavo sul balcone per avviarmi alla vasca, ma, senti, sul cielo mattutino vedevo i monti tanto belli e tanto in pace: uscendo dalla buia stanzuccia della doccia a mezzodì, trovavo vigore in dosso, sì che speravo che la mia mano non avrebbe per l'avanti solo svolte le pagine di qualche libro, ma si sarebbe stretta a un alpenstok; a vespro, per la reazione del bagno, sceglievo la più erta passeggiata, e su per gli scheggioni cantarellando, a tratto facendomi silenziosa, pensavo ai nomi insigni delle Alpi, con cui fregiare il mio bastone dal corno di camoscio, e pensavo ai libri che si accorderebbero alla poeticissima contemplazione della natura.
Quel signor Svarzi, mi ha fatto una stizza!... Ero desiderosa di fare almeno qualche giro con lui, per sentire che cosa avrebbe detto; se ricordava il momento passato al letto del povero Cecchino, se voleva sapere della sorella di lui.
Bella fortuna! La fortuna che ci manda tutti quanti in malora borbottò rabbiosamente, diventando pallida per la stizza, la signora Maddalena. Poi si calmò. Non si fa un progetto simile... senza dir niente a nessuno, se non c'è il suo perché. Per tua regola, io ho la testa sulle spalle, e ho sempre un occhio aperto, anche quando dormo. Tu hai fatto perdere la testa alla Cammilla; poi, dopo, averla stregata, te ne sei seccato, e per cavartela pulitamente hai pensato di andare in Africa. Gi
Ma Pietro Laner, al quale premeva come agli altri di non lasciar scappare il Direttore, si oppose risolutamente. Ed io?... esclamò con stizza tornando a tirar fuori e a mostrare fra le dita il famoso biglietto da dieci lire. Ed io?... Come fo colla padrona di casa?
La mia vena innocente, che cercava solo di spassarsi nel partorir le immagini delle quali si era impregnata sulla lettura del suo Turpino e in una taciturna e universalissima osservazione sugli uomini, ebbe alquanta stizza.
Va; disse il Bardineto, masticando la stizza; il tuo ladro è il mio; fo due vendette in un colpo. In che modo? È il mio segreto; lascia fare e vedrai. Ora il segreto di Giacomo Pico era di correr dietro al Cascherano e di freddarlo senz'altro. Questo egli aveva pensato, a mala pena lo stratagemma di madonna Nicolosina era venuto a guastargli il suo primo disegno.
GRANCHIO. Che colpa ci ha la porta? avete la còlera contro coloro e la volete sfogare sovra la porta? NARTICOFORO. Se mi muovi la stizza, sarai lo primo a pentirti di questi futili vanilòqui. GRANCHIO. O che avessi un che la mi tenesse su le spalle, ché gli vorrei dar un cavallo. NARTICOFORO. Taci, che s'apre da se stessa.
La contessa Zanze e la contessa Ficcanaso si facevano mille moine, ma in fondo non si potevano soffrire. E quel giorno poi a trovarsi appaiato nella stessa mortificazione provavano una stizza grandissima. Che vogliano levarsi dai piedi la Ficcanaso pensava la contessa Zanze questo si capisce, ma un trattamento simile a me, che sono della famiglia! E l'altra diceva in cuor suo: Facciano quante asinerie vogliono a una parente povera; chè gi
Io vado a sbizzarrirmi con qualcheduno lassù, perchè mi sento la maggiore stizza ch'io abbia mai provata nel mondo: tanto, dobbiamo morire in questa notte: e se me lo avessi potuto immaginare! ma! darmela a gambe non posso, dunque scelgo di finirla con una bella accettata nel capo, perchè il pensiero di restare sommerso nell'acqua mi fa morire avanti tempo. E voi come avete lasciato il timone?»
Parola Del Giorno
Altri Alla Ricerca