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Aggiornato: 7 giugno 2025
«Ve lo prometto.» «Gran mercè, Cavaliere.» Ecco un'anima da appaiarsi con Gano di Maganza, pensò Rogiero tra sè, ed io? il sonno non iscese per quella notte su le sue stanche palpebre. «Che Dio vi conceda il buon giorno, bel cugino,» disse la Contessa Beatrice, che, nell'uscire da una camera ov'era stata a riposare, s'incontrò nel Conte Guido di Monforte.
Si posavan, come stanche, su 'l marmoreo davanzale; e le lunghe ésili dita risplendevano di anelli. Io sentia dolce la vita mia fluire ed i capelli divenir gelidi, quasi per un'ideal carezza, da sottil fremito invasi. Ella, semplice, parlava, con la sua voce sonora, lievemente roca a tratti. Una preziosa flora nascea lenta ora da 'l mare, a' nostri occhi.
Nemmeno nei primi mesi della luna di miele la contessina Lalla perdette il suo tempo: no, no; anzi, quando Giorgio si abbandonava accanto a lei inebriato e inebetito, colle pupille stanche, ella apriva i suoi grandi occhioni, e attentamente studiava il marito per imparare il modo di guidarlo e di dominarlo. E gi
È necessario, per capire ciò che raccontiamo, farsi un'idea del carattere e della vita poco felice che aveva condotto Guglielmo. La sua era di quelle nature stanche e indolenti che non vogliono lottare; non tentò nemmeno di reagire contro alla sfortuna che lo lasciava nell'isolamento e metteva il suo ingegno nell'ombra. Si rassegnò mestamente alla povert
Danar si tolse, e lasciolli di piano, si` com'e' dice; e ne li altri offici anche barattier fu non picciol, ma sovrano. Usa con esso donno Michel Zanche di Logodoro; e a dir di Sardigna le lingue lor non si sentono stanche. Ome`, vedete l'altro che digrigna: i' direi anche, ma i' temo ch'ello non s'apparecchi a grattarmi la tigna>>.
E si adagiò sulle coltri, e cercò ma indarno tutta la notte, alla mente spaventata e sconvolta, e alle membra stanche un riposo!
Pur s'ingegnava a ragionar soave ed alle dame diceva: Colonne, e un giorno feci e dissi, e son terribile; e si facea da qualcosa al possibile. E perch'egli era sordacchione affatto, le dame, stanche di sue scempierie, gli diceano: Siam secche, vecchio matto, vecchio bavoso ed altre leggiadrie; e poi ridean tutte quante del tratto.
Nell'ore languide dei caldi estati, Mentre ronzavano Api e farfalle d'oro nei prati, E nella nitida chiesetta il sole Pingea l'altare, Non altro udivasi che un susurrare Di labbra e un morbido Striscio di suole. Poi nulla, Attonita nel paradiso, Bianca la tonaca e bianco il viso, La pia badessa, dicendo l'Ave, In un soave Sonno chiudeva le luci stanche Entro una nuvola di cose bianche.
Indugiatevi dunque, perdute le mani, a strizzare senza fine le stanche mammelle, le mammelle esauste delle bestie agonizzanti, per trarne, per trarne senza fine del dolore!...
Erano stanche d’aver portato gioielli splendenti, stoffe impalpabili, fiori e piume;
Parola Del Giorno
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