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Aggiornato: 20 maggio 2025
Nessuno, in casa Trebeschi, badava a quei due ragazzi, eccetto forse la signora Maddalena che osservava tutto, spiando dai vetri del suo casotto. Ma la signora Maddalena si era imposto di non più fiatare; altri aveva voluto toglierle di mano le redini della famiglia, essa aveva accettato, e siccome era una Monghisoni, voleva insegnar a tutti quanti come si doveva essere fedeli ai patti conclusi. E forse... chiss
Aveva cura però di ripigliare tutt'i fiori cui Vitaliana aveva appassiti, sia nei suoi capelli, sia nel suo busto; d'impossessarsi di quanto Vitaliana avesse toccato; di bere di nascosto nel bicchiere di lei; di raccogliere le briciole di fettuccia, gli stracci, i fogli di carta scritti, tutto ciò che Vitaliana aveva sfiorato e che svolazzava sotto la finestra della camera da letto di lei spiando perfino il capello cui la brezza le involava quand'ella si pettinava.
La signora guardava i suoi fiori, e pareva tutta affaccendata a considerarne i colori e a contarne le foglie; Guido stava spiando colla coda dell'occhio quello che essa faceva, ed aveva aria di guardare sbadatamente il paese. Che cosa fa ella adesso? pensò egli, vedendola deporre il mazzolino e ripigliare in mano la margheritina che egli le aveva donata.
Ludovico Non piangete così.... Non merito le vostre lagrime. Elena E che importa! Io non piango per tutto il male che mi fate: piango... per il bene che non posso farvi. Ella, scorgendo la presenza di Elena, si ferma trepidante. Non ha più il coraggio di avanzare, e si nasconde tra gli alberi, guardando, spiando. È vestita di nero. Elena Ludovico Elena
Brunello era intontito; batteva i denti, tremava da capo a piedi, sgocciolava tutto. Una grossa donna, che conduceva l'osteria, spogliò il fanciullo e lo mise a letto, ma qualche ora più tardi una fortissima febbre lo colse. Delirava. Seduto accanto al letto, spiando nel volto congestionato di suo figlio il progredire del male, il conte stava assorto e dubbioso.
Ah! ah! cupo vento africano, vento balordo dalle lentezze ipocrite!... stai forse spiando le mie distrazioni? Io non mi curo di vincere la tua deriva insidiosa. Voglio lasciarti fare, e approfittare di te! M'involo fra le tue braccia filacciose e bagnate. A mille metri sotto le mie ali il mare s'annera di rabbia!... Ritorniamo alla terra!
Il quale, per non aver l'aria di ascoltare il colloquio fra la Elisa e Aldo, si ritrasse colpito dal nuovissimo contegno della fanciulla. Il marchese in quella lo abbordò parlandogli di cose indifferenti. Egli lo ascoltava e gli rispondeva macchinalmente, ma colla coda dell'occhio andava spiando le mosse di Elisa che proseguiva con Rubieri la sua piccola manovra da figlia di Eva.
Dunque m'hai compreso, ed è inutile al tutto che tu vada spiando i pensieri di questo amico mio,» e additava il Gritti, «il quale se mai si pensasse di avere a far star me, sarebbe indizio che quel poco senno che aveva, è uscito intero del suo cervello.»
Quando Rosa si fu accertata che era la propria gondola che giungeva, lasciò il balcone ove era stata spiando con ansia indescrivibile e con un lume in mano scese rapidamente la scala a ricevere l'adorata figliuola.
"La notte, quando tutti dormivano, soletto "Io m'aggiravo intorno alla quercia ed al tetto, "Spiando la finestra dove Rita dormiva. "Talora ella l'apriva, ma quando non l'apriva "Che fare in mezzo ai monti aspettandola? Un poco "Sedea sull'erba e il guardo alzavo al cielo. Il fioco "Lume degli astri piovere sentia nelle pupille! "Oh! Quanti dolci fascini han le notti tranquille!
Parola Del Giorno
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