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Aggiornato: 19 giugno 2025
Fra la comitiva, che rimaneva impressionata, c'era allora un momento di silenzio profondo. Matteo Cantasirena sospirava: come un oracolo socchiudeva gli occhi e poi tornava a mangiare. Pietro Laner, un po' impacciato col suo "osso buco alla gramolata" che rivoltava sul piatto senza lasciarsi tagliare, schizzando la salsa sulla tovaglia, rideva anche lui, quando ridevano gli altri.
Il signor Galli, che conosceva tante miserie umane, il cui animo generoso, onesto, nobile, era rimasto contristato e atterrito da tante miserie umane, sospirava allora per quella povera signora, così buona, così affabile e tanto disgraziata, la quale doveva rinunciare ai suoi brillanti, alle sue perle, alle perle che essa si annodava con tanto amore e con tanta grazia, scotendo la testa, per allontanare i capelli biondi....
E come avea fatto presto a consolarsi della sua lontananza!... Ciò faceva proprio credere che Giuliano forse le avea voluto bene, ma che non era mai stato innamorato... Di tanta gente ch'ella avea conosciuta, suo marito era il solo che non avea perduta la testa per lei!... Avrebbe però voluto scoprire a chi faceva la corte a Vienna, e conoscere la sua rivale... e fors'anche le sue rivali, perchè Giuliano era un certo tomo!... Non tossiva come il Damonte e non sospirava come il Santasillia!... E poi, in complesso, Giuliano era bellino assai, un po' piccolo, ma elegante.
E il poeta scrollava il capo tristamente, e guardava Evelina.... e pensava al suo matrimonio e pensava a "quell'altra" e si sentiva solo.... infelicissimo e sospirava, sospirava con un tremito di sgomento. No! No!... Non erano ubbie!... aveva incominciato a rivivere di venerdì! Primarole era ridente, colle case spesse e colorite, in mezzo alla pianura immensa, inondata, raggiante di sole!
Ma e tu, rispondeva allora la Ginevra con un impeto nel quale assai chiaramente sentivasi la mestizia profonda, che hai saputo far tu? Perchè mi hai abbandonata, quando più era bisogno che venissi pronto a darmi aiuto? Il Palavicino taceva e sospirava.
In casa Stavro si ballava. Era il dicembre. Si dava una festa in onore di Paolo de Joanna che partiva per l'Inghilterra. Erano riunite tutte le belle donne, tutte le belle fanciulle dell'Isola. Qualcuna certamente sospirava dietro quello straniero che se ne andava così tranquillo e felice, senza curarsi di quello che lasciava dietro di sè. Lui ballava con tutte.
Le carrozze si fermarono ad una porta che metteva nel recinto del castello, e che allora era chiusa. La grossa campana che serviva ad annunziar gli stranieri era da lunga pezza caduta; un servo salì sur un muro rovinato, per avvertire l'agente dell'arrivo del padrone. Bianca, appoggiata allo sportello, considerava con emozione i luoghi circostanti. Il sole era tramontato, il crepuscolo avvolgeva i monti; il mare lontano ripercotea ancora all'orizzonte una striscia di luce. Udivasi il fragor monotono dell'onde che venivano a frangersi sul lido. Ciascuno della compagnia pensava ai diversi oggetti che più l'interessavano. La contessa sospirava i piaceri di Parigi, vedendo con pena ciò ch'ella chiamava orridi boschi e selvaggia solitudine; penetrata dall'unica idea di dover essere sequestrata in quell'antico castello, si doleva di tutto. I sentimenti d'Enrico erano eguali; pensava sospirando alle delizie della capitale e ad una vaghissima dama ch'egli amava; ma il paese, ed un genere di vita diverso, avevano per lui l'incantesimo della novit
Cantasirena non tuonava più, sospirava, gemeva, era commosso, aveva le lacrime agli occhi, e mentre tesseva gli elogi dell'anima grande del compianto Fara-Bon, si vuotava le tasche dei pacchi, dei pacchetti, dei cartocci di roba, e a mano a mano li ammucchiava nel grembiule che la Gioconda gli teneva spiegato davanti.
La virtù costa lagrime e sangue: esclamò, come parlando fra sè, Damiano. Povero padre mio! sospirava la Stella.
Anche col prete!... borbottò il Laner, e geloso, sospettoso, girò coll'occhio attorno alla tavola.... Tutti la guardavano, la fissavano, tutti! E Nora, sempre intenta, affabile, graziosa con Sua Eccellenza, aveva pure uno sguardo, un sorriso, una parolina, anche per tutti gli altri. Come sa fingere!... Come è civetta! Civetta! sospirava Pietro.
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