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Eh, disse sua sorella, George, per la poesia, è famoso! George sorrise modestamente, e si passò le ben manicurate dita nei radi capelli. Mah! sospirò, oggi-giorno dei veri poeti non ce n'è più. Sono tutti morti da un pezzo! E Nancy disse: Temo anch'io che sia così. Mamma! chiamò la voce chiara e sveglia di Anne-Marie traverso la porta socchiusa. , cara, disse Nancy. Buona notte.

Amici: rispose coll'accento il più grazioso che seppe fare il signor Agapito, atteggiando in pari tempo le labbra ad un lezioso sorriso. Entri; disse la donna: la porta è socchiusa e non ha che da spingerla. Agapito la sospinse pianamente e sgusciò dentro con un certo mistero, aitandosi della persona non senza pretesa al garbo ed alla leggiadria.

Non ancora diciassette anni. Ti chiami Tina: hai fratelli? No. Il babbo? No. Solo la mamma? La mamma. E ti... Ma non finì: adesso era lui, che sentiva un impeto quasi di collera salire dal sangue, però si trattenne guardandola fisamente. La faccia della fanciulla si era irrigidita in un pallore di marmo, e dietro i denti l'ombra della sua bocca socchiusa pareva palpitare.

Quando si trovarono allargati nella campagna, Franciscolo osò alzare gli occhi, girarli intorno, rimirar ancora quel bel cielo lombardo, imporporato dall'aurora, e che viepiù gli pareva bello dopo che da molti giorni nol rimirava se non attraverso una socchiusa finestra.

Nella camera attigua Valeria singhiozzava tra le braccia dello zio Giacomo, e la zia Carlotta baciava Adele, e baciava Aldo, che, pallido con gli occhi rossi, stringeva la mano a tutti. Attraverso la porta socchiusa Nancy udiva le loro voci sommesse e bisbiglianti; e ne sentì un vago e languido piacere.

La Duchessa s'alzò di buonissima ora, dopo avere, nell'incerta luce del mattino che penetrava dalla porta socchiusa, gettato uno sguardo triste e appassionato verso Giuliano. Egli dormiva ora, bellissimo nella sua attitudine riposata e serena. Essa richiuse la porta, procurando di non far rumore, per non destarlo.

Noi coglierem per te fiori animati, Esperti de la gioia e de l'affanno: Ei le storie d'amor de' tempi andati Ti ridiranno.... Bruno stava ad ascoltare, gli occhi sbarrati e la bocca socchiusa, con l'anima rapita; un piacere nuovo improvvisamente arricchiva la sua esistenza. Non aveva mai udito recitare una lirica.

Furlani balbettò, si fece rosso, e finì con acconsentire a restar ancora qualche giorno. Intanto in Serafina cresceva l'amore per i fiori. Mario per due giorni non s'affacciò alla finestra: il terzo sentì de' sassolini battere sull'imposta socchiusa. Provò un rimescolio in tutta la persona, corse ad affacciarsi, e vide Serafina mentr'era per lanciare un altro sassolino.

Dalla porta rimasta socchiusa penetrò un rumore di coperchi e di ferramenta percosse; i montanari andavano intorno per Lizzola e salutavano a quel modo il terminare dell'anno. Uno viene e l'altro va! gridavano. E il loro grido, portato dal vento in fondo alla valle, vi era poi ripetuto migliaia di volte.

Ella si teneva stretta intorno lo scialle e si teneva ancora colla testa appoggiata sulla mano di Giacomo, ma i suoi occhi, a poco a poco, s'erano spenti, aveva la bocca socchiusa, le labbra umide, tremanti, come se nell'estasi sua volesse rispondere coi baci a quell'inno d'amore...