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Aggiornato: 31 maggio 2025
Si gettò su quel corpo assiderato coll'impeto di una madre selvaggia che trova il proprio figlio ucciso da una serpe. Le sue braccia, incrociandosi tra le chiome dell'infermo, sollevarono dai guanciali il capo estenuato; le sue labbra tumide di sangue, esuberanti di ardore, corsero avidamente a baciare una bocca, dove la morte gi
Dall’anguilla al serpe, presso i villani, poco ci corre, e non è a stupire se una volta attribuito il potere di rintracciare le scaturigini sotterranee, qualche savio uomo cercò di proteggerne per via di favolosi racconti l’esistenza.
Ora la serpe ha cacciato fuori il suo veleno. Uomo crudele! Non ti basta la vittima? Tu vuoi ch'essa taccia; non mandi un sospiro, che turbi la volutt
Non molti anni addietro, sulla strada che sale a Fenis di qua dal ponte, c’era un vecchio uomo che faceva giorno e notte la guardia ad un grosso serpe. Il serpe non dava fastidio ad anima viva, stava tutto il giorno a crogiolarsi al sole sul muricciolo che fiancheggia la strada e la notte si rannicchiava per la petraia.
Francesco Cènci, per questo e per altri successi avendo ottimamente conosciuta la natura del Papa, reputò opportuno di tirarsi al largo; e finchè ei visse stette a Rocca Petrella, chiamata ancora Rocca Ribalda. Il serpe aveva trovato a mordere la lima.
Anselmo, costretto a terminare la sua formula di mentita, come serpe fiaccata sul dorso, continuava: «E però mi offro in ogni giudizio militare e civile, difendere il contrario, solo confidato nella giustizia di Dio.»¹ ¹ Per queste formule vedi Fausto, del Duello ridotto alle leggi dell'onore.
Ardenti lacrime le punsero gli occhi. Quella sera, mentre lei ed Edith si svestivano nelle loro camere, ch'erano attigue, Edith chiacchierava garrula e gaia. Dio, come è bello il mondo! Come tutto è divertente! E la fanciulla si tolse le forcelline dal capo e scosse la chioma, che le si svolse come un serpe di luce sulle spalle. La vita è una deliziosa istituzione. Non trovi, Valeria?
Lorenzo s'accorgeva di questo affissarlo del figliuolo, per quanto i falsi occhî di lui sfuggissero ratti, appena quelli paterni facessero a incontrarli, e se ne irritava, quasi indovinandone il segreto motivo. Che cos'è che mi guardi con quel tuo occhio di serpe? gli gridava incollerito. Hai paura che io stia troppo bene? Emilio non rispondeva; arrossiva un poco e si allontanava a capo basso.
In cui si sciorina la teorica delle lune. Così voleva e disvoleva, dubitava, credeva e tornava a dubitare, amando quella donna con una veemenza che sentiva del feroce. Gli amori in cui entrano i sensi per la massima parte, son tutti così. Lo spirito ci avverte di stare in guardia, e si affanna a trovar sempre nuove cagioni di sospetto, che disgraziatamente nessuna logica è più buona a distruggere; ma la bellezza ci attrae, c'involge, ci penetra fino al midollo, nè troviamo più modo di riaverci, di esser padroni di noi. Ed era così bella costei, con quella testolina briosa, quel collo di cigno, e quelle forme flessuose! La serpe lo aveva chiuso nelle sue spire ed egli ne sentiva il fascino; si dibatteva impaurito, e non avrebbe osato spiccarsene. Pure, non era mica la donna sognata da lui a mente libera, la donna amante ed austera, nella cui dignit
"Incedeva gloriosa e triste, ravvolta in nera tunica, che sul suolo strisciava in ondeggianti pieghe; aveva nel calmo andare l'eleganza della serpe, la leggerezza d'uno spettro e la grazia d'un'anfora...
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