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Aggiornato: 27 luglio 2025
Una pipa inglese, del buon tabacco inglese, una seggiola presso la finestra e sei a posto. Non ti permetto di parlare così a mio fratello. Il pap
Accanto al principe si era seduto a destra il sor Domenico e a sinistra il posto restava vuoto; don Pio avrebbe voluto che quella seggiola fosse occupata dal Caruso per parlare con lui, ma non ebbe il coraggio di chiamarlo. Lo conosceva appena, gi
Quante sere, solo, chiuso nel suo studio, aveva lasciato sfuggirsi dalle dita la penna, abbandonando il capo sul dorso della sua seggiola, sopraffatto da un ardente bisogno di pensare al passato. Ed era sempre la stessa lugubre apparizione che lo tormentava: di un corteo funebre, il quale, sotto un freddo cielo d'ottobre, s'avviava frettoloso giù per la lunga strada fangosa, mentre l'aria umida della sera faceva oscillare le fiamme gialle de ceri e sperdeva le preghiere de' preti e de' contadini. Egli si vedeva ancor l
Si lasciò andare sovr'una seggiola come uomo disperato per l'affatto e contò tutto. Giovanni l'udì in silenzio, tenendo stretta fra le sue una mano dell'amico. Quando questi ebbe finito, lo trasse a sè, lo serrò al petto e lo abbracciò come un fratello.
Una stanza rossa ed un letto bianco; sul marmo del lavabo due catini sfavillanti; una litografia; qualche seggiola di stoffa; un armadio di noce; un’altra litografia. Socorrito si tolse il mantello verde senza maniche, si tolse il cappello, i guanti, e mi chiese una sigaretta.
Un tremito passò fugacemente sulla bocca del professore. Poi, lasciandosi cadere, affaticato, sur una seggiola, mentre Loreta, ritta dinanzi a lui attendeva, nel mezzo della camera, colle mani serrate contro il petto: E dunque.... cominciò. Che cosa debbo dirti che tu non sappia, che tu non abbia gi
S'interrompe un istante, e poi con irresistibile slancio. ....Io ti saluto! L'ultima sua parola muore in un singhiozzo; egli si copre gli occhi col fazzoletto e ricade sulla seggiola. La folla manda un grido d'entusiasmo, tendendo le braccia e agitando le bandiere. Silenzio! Silenzio! Il Montecchi ricomincia a parlare, a voce bassa, interrompendosi tratto tratto.
La mia maestra? Giuliano! mormorò angosciosamente la Duchessa, colla voce piena di lagrime. Egli si mise a ridere.... dondolandosi sulla seggiola.... E la Duchessa cominciò a ragionare.... a pregare.... a spiegare. Sarei così contenta.... chiuderei gli occhi in pace! La povera donna era quasi eloquente. E l'odor di baccal
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