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Aggiornato: 21 giugno 2025
La differenza tra padronali e da nolo costituiva due classi diverse di seggettieri; quelli da nolo facevan parte da sè; si associavano nella devozione dei loro santi protettori Euno e Giuliano, componendo la confraternita di S. Uniu, e abitavano vicoli che prendevano nome da loro a Ballarò ed al Capo²⁵⁷. La vecchia e non più ribattezzata «Via delle sedie volanti», che si apre di fronte alla chiesa S. Cosmo, era loro abitazione e posto de’ loro veicoli.
Che cosa faranno disse Egli, colla intonazione scherzosa che gli serviva quasi sempre per nascondere un sentimento profondo queste sedie, queste poltrone, questo tavolino da lavoro così pieni della vostra fisionomia e del vostro profumo? Riposeranno sotto le loro coperte di tela greggia. E i vostri due vecchi? Poveri vecchi! Ed io?..... Ah! voi...
Dinanzi al banco dei giudici, più in basso, era il banco al quale sedevano gli avvocati, e dietro una lunga fila di sedie sulle quali prendevano posto gli attuarii, giovani, cioè, che nella Cancelleria facevano pratiche per abilitarsi alla magistratura, e altri giovani, che studiavano per diventare avvocati.
Anzi, è un piacere disse Varedo. Le parole erano cortesi, ma l'accento era gelido. Ecco il risotto! gridò Gustavo Aldini. Secondo le sapienti disposizioni dell'ingegnere le sedie erano collocate soltanto a tre lati della tavola lunga e stretta, di modo che nessuno voltasse le spalle al mare.
M'introdussero nel salotto stesso dell'altra volta e mi dissero di aspettare la signora, che sarebbe venuta subito. Non osai domandare di miss Yves. Vi era ancora il vaso di fiori, ma senza rose, stavolta; v'erano le fotografie. Solo le sedie non erano al posto di quel giorno. Mi accostai al tavolino. Sentivo ancora il profumo de' suoi capelli, mi serravo sul petto le sue mani gelate.
«Che nel passeggio della Marina si vada in più di due file di carrozze e sedie volanti, dovendosi lasciare vacuo il centro o mezzo per libert
Era la cucina, a giudicare dal camino largo e basso, ma non vi rimaneva che un tavolo nel mezzo, un canapè sgangherato in una parete, e un altro mobile indefinibile, una specie di canterano, dentro al quale stavano forse le ultime stoviglie. Egli osservò subito che tutte le sedie erano spagliate. Si accomodi, disse la donna a bassa voce, quasi tremando. Ma egli restava nel mezzo, impacciato.
Flora si mosse improvvisamente e andò incontro alla Bernarda, che entrava col vassoio del caffè. Glielo tolse di mano e passò a preparare il tavolino e le sedie nella veranda.
La contessa Ginevra, Prinetti e Giorgi erano tornati prudentemente alle loro sedie per non aumentare la commozione di quella scena, della quale il dottore cominciava gi
La prima fila delle sedie era occupata dai giovani collaboratori delle Risorse Italiche, venuti col direttore da Milano. Le testine ben pettinate e lucenti, i visetti seri e impassibili non esprimevano altro che la boria schifiltosa di non volersi confondere coi provinciali.... Vide il Brunetti, il Bizzarelli.... Dio, quei visi lunghi come la fame!... Non ricordavano altro che debiti, scadenze, querimonie!... Cantasirena soffiò stizzito e continuò a girare collo sguardo. Il Vergani pareva mezzo addormentato.... Il marchese Duranti, seduto di sbieco sdegnoso e arcigno.... Pietro Laner cretino, imbecille! sospirava.... D'un tratto Cantasirena s'incontrò negli occhiali luccicanti di Evelina, acquattata all'ombra, in mezzo ad un gruppo di signore: le autorit
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