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Aggiornato: 12 luglio 2025
Poi prese un foglio di carta e si mise a scrivere. La penna scorreva, scorreva nervosamente, le righe si coprivano con grande rapidit
Non lo sapeva, non se n'era accorto. Era stato uno stordimento, una vertigine di tutte le ore, di tutte le vicende incalzanti che non gli lasciavano tempo di pensare, di riflettere. Come aveva fatto a innamorarsi di Nora? A impegnarsi senza scrivere alle zie?
Come fosse entrato a far questo maledetto mestiero si spiega coi casi della vita, che sballottano un pover'uomo come le onde un turacciolo di bottiglia. Massimo era figlio del popolo. Sua madre, ortolana del verziere, aveva sempre avuta una banca d'erbaggi in piazza di Santo Stefano, che è come chi dicesse la city delle patate e dei piselli. Scoppiata la guerra, Massimo, che cominciava a provar la voce anche lui sulla bella magiostrina, andò con Garibaldi, fu nel Tirolo, a Bezzecca, si guadagnò due medaglie, poi passò in cavalleria. Ma sempre un po' ortolano d'animo e di maniere, si guastò presto coi superiori, che ne fecero un martire delle idee liberali. Tornato a casa, entrò in una tipografia, s'impiastricciò d'inchiostro, e siccome è detto che per fare il giornalista non è necessario saper scrivere, eccolo giornalista. Non cattivo ragazzo nel fondo, ma un poco frondeur, ebbe il suo quarto d'ora di celebrit
Non osavo scrivere, nè presentarmi in casa Uglio, ricordando come l'ultima volta appunto in cui c'eravamo incontrati, Giorgio avesse finto di non vedermi per sottrarsi all'obbligo del saluto. Quand'ebbi campo d'appartarmi con Ettore Caccianimico, gli spiegai tutto questo, un po' titubante.
Don Gennaro 'o cusetore è occupato a scrivere, con la matita, de' numeri in un libriccino. Siede sulle tavole del primo letto a sinistra dello spettatore. Steso sul suo letto, col capo poggiato sui materassi ravvoltolati, Peppe Pazzia dorme. Sotto al suo letto è una brocca, tra un fiasco di vino e un paio di scarpe. È sera. Tutti tacciono.
Requiescat in pace! Ed è così difficile di sostituirlo? La letteratura è in sciopero in questo momento. Le odi non sono scontate alla Borsa. I giornalisti s'inscrivono all'ufficio di collocamento. Non avrete quindi che a scrivere, franco di posta, ai Petites affiches e vi si riporter
Si accomodino pure. E senza dir altro, abbassò la testa sullo scrittoio e si rimise a scrivere. Ecco che cosa stava scrivendo Ernesto Cantis, mentre i tre Tedeschi si accomodavano per aspettare l'avvocato. "Signora.
Non trovai tempo finora, ed ancor meno genio a scrivere delle cose mie; né forse ne troverò: e rimango intanto non senza fiducia che la mia indifesa perseveranza sia per aggiungere qualche conferma a quei princípi, di che penetrato io ogni di piú, è naturale ch'io desideri penetrare i miei compatrioti.
Era riuscito, tra quel tumulto, a imparare a leggere e a scrivere e si dava grandi arie per questo coi piccoli amici che veniva a conoscere qua e l
Il re andò a sua volta a mettersi ai piedi del santo uomo. Don Domenico si recò al ministero e dette ordine che non lo si turbasse, avendo un lavoro importante a fare per il ministro. E' si mise allora al suo tavolo e cominciò a riflettere ed a scrivere.
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