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Aggiornato: 8 giugno 2025
Al trionfo de' Turchi o conveniva che Rodi fosse espugnata, o che Ottomano si ritirasse prima che una di lui sconfitta potesse rendere più gloriosi e più forti i Cristiani.
Però si mise a osservare.... Non voleva mica accertarsi della cosa per un fine cattivo; tutt'altro.... ma ci avrebbe avuto un bel gusto a potersi vendicare un pochino della sconfitta durata, della condotta capricciosa di lei. Era sicuro del fatto suo: amava Rosalia che quanto prima avrebbe chiesto in isposa; stimava troppo l'amico, col quale aveva anche un'infinit
Io ho conosciuto in America un valorosissimo generale che dopo d'aver iniziato brillantemente una battaglia, a qualunque rovescio parziale comandava la ritirata, e ne conseguiva certo che, ritirandosi di giorno davanti a un nemico impegnato, la ritirata si cambiava in sconfitta.
Anderssen, abbagliato dalle evoluzioni fantastiche dell'alfier nero, continuava ancora ad inseguirlo, a rinserrarlo, a soffocarlo. A un tratto lo colse! lo afferrò, lo sbalzò dalla scacchiera assieme agli altri pezzi guadagnati e guardò in faccia con piglio trionfante la sconfitta nemica.
Gli assalti degli assedianti, guidati dal duca Guidobaldo di Urbino e dal figlio del papa, Giovanni di Gandia, furon respinti. Altri Orsini recarono soccorso e l'esercito papale soffrì nel gennaio 1497 una sanguinosa sconfitta presso Soriano. Il papa dovette concludere la pace e gli Orsini rimasero signori di Bracciano e di tutti gli altri possedimenti patrimoniali.
Come la sconfitta si riseppe in citt
E bugiardo il pretesto onde coloriva la impresa, ch'era la estinzione della linea legittima dei Malatesta chiamati per succedere al feudo, imperciocchè Roberto, quantunque figlio naturale, fosse stato legittimato da Pio II. L'esercito papale rilevò la più sonora sconfitta che da molto tempo si udisse; per virtù di Federigo di Montefeltro socero di Roberto, e mercè i soccorsi di Napoli e dei Fiorentini ai quali premeva, che la Romagna rimanesse in piccoli stati divisa, e la troppa potenza del Papa dava ombra.
Dopo questi fatti d'arme, nuov'arte, suggerita da Loria e dagli altri usciti italiani, divisava il re ad aggirar le genti sue; e insieme tener a bada il papa, che non vibrasse anzi tempo i suoi colpi; onestare appo gli altri potentati la meditata impresa; vincer le ultime dubbiezze in Sicilia. Chiamati i principali dello esercito, di loro assentimento inviò al papa con due galee Guglielmo di Castelnuovo e Pietro Queralto, che sponessero la sconfitta degli infedeli, e chiedessero i favori soliti in tali guerre: legato apostolico; bando della croce; protezion della Chiesa sulle terre del re e de' suoi in Ispagna; e le decime ecclesiastiche, raccolte gi
D'altronde la inerzia non gli nuoceva meno della sconfitta; scarseggiavano i cibi, le casse mostravano il fondo, e i Romani, come abbiamo detto, lo accompagnavano per guadagnare, non per rimettere; se il caso non gli apriva qualche via di salute, ei si teneva perduto.
Bianca, ascoltando, fissava gli occhi nell'erba; e pareva le si dipingesse su quella, la scena di cui il frate parlava. A un tratto essa uscì in queste parole, che suonarono come un ultimo squillo di tromba in mezzo alla sconfitta. «Ma egli è soldato....
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