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Aggiornato: 14 luglio 2025
E invero un gran peso gli si era tolto di dosso. Il linguaggio schietto, ingenuo di Fortunata lo aveva reso sicuro che, quale pur fosse stata la condotta di sua madre, sua sorella era una vittima e non era una complice. Quand'ella si tacque, egli stette un momento in silenzio col viso nascosto tra le palme; poi disse queste sole parole: E lo ami sempre?
Dettate per lo contrario dallo schietto sentimento della veritá crediamo le ultime pagine del discorso, ove sono enumerati tutti i vantaggi derivanti ad un popolo dalla coltura delle scienze, delle lettere e delle arti.
Ed è da notare che l'oro comunemente suole allegarsi con metá d'argento e metá rame, perché con argento schietto biancheggia troppo e con rame schietto troppo rosseggia; ma, con metá per sorte, riesce migliore e meno dissomigliante dal vero oro la composizione.
In mezzo a quell'opulenza soavissima di colori, di luce e di odori, in mezzo a quella calca rifulgente, però v'era bene un uomo vestito di nero, il più schietto, il più modesto in apparenza, che da tutti gli altri si distingueva, e che sembrava, fra tanto sfoggio di ricchezze e di potenza, come il famoso schiavo che ricordava al trionfatore il te hominem esse memento.
Troppo avea presunto di sue forze e di sua fermezza il Pallavicini. Schietto, generoso e disposto a prodezza, ma semplice ed ingenuo, viziato da quella levit
Sono schietto, schiettissimo e dico la verit
E certo il Salvani, dal canto suo, anche senza il bisogno di quest'ultimo espediente, non avrebbe negato, schietto e generoso com'era, di aver partecipato, e con ogni sua possa, a quella alzata di scudi.
Or che di la` dal mal fiume dimora, piu` muover non mi puo`, per quella legge che fatta fu quando me n'usci' fora. Ma se donna del ciel ti muove e regge, come tu di', non c'e` mestier lusinghe: bastisi ben che per lei mi richegge. Va dunque, e fa che tu costui ricinghe d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, si` ch'ogne sucidume quindi stinghe;
Aminta fu più aspro e più schietto. Meglio tutti noi in carcere e la casa in rovina, se potevano trovarci in colpa per amor di patria; ma egli doveva mantener la sua fede. Anche Fiordispina seppe ogni cosa; ma non volle essere consolata. L'avevo immaginato; diss'ella. Il conte Gino è infelice, io gli ho perdonato. Non mi si dica più altro.
L'impressione insomma che lascia nell'animo questo spettacolo è indescrivibile, è un miscuglio di sentimenti nel quale è impossibile raccapezzar nulla di schietto, non si sa che pensarne. A momenti, inorriditi, vorreste fuggire dal Circo, e giurate di non tornarci mai più; a momenti, meravigliati, rapiti, quasi ebbri, non vorreste che lo spettacolo avesse mai fine; ora vi sentite quasi pigliar male; ora anche voi, come i vostri vicini, prorompete in grida, in risa e in applausi; il sangue vi fa ribrezzo, ma il coraggio meraviglioso dell'uomo vi esalta; il pericolo vi stringe il cuore, ma la vittoria vi rallegra; a poco a poco la febbre che agita la folla s'impadronisce di voi; non riconoscete più voi stesso; siete un altro; avete anche voi degli accessi d'ira, di ferocia, d'entusiasmo; vi sentite vigoroso e audace; la lotta vi accende il sangue; il balenío della spada vi mette un fremito; e poi quelle migliaia di visi, quello strepito, quella musica, quei muggíti, quel sangue, quei silenzi profondi, quei fragori improvvisi, quella vastit
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