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Aggiornato: 24 luglio 2025
Ho capito, ho capito qual'è la mia missione! Il tuo bacio m'impone di mordere a sangue nella schiena montuosa della mia penisola, perchè subitamente s'alzi sulle zampe e si slanci all'assalto dell'Austria!... Ancora un bacio, Vulcano.... così che mi sia dato assaporare a bocca piena e sentirmi sulle guancie il vasto ardore dei tuoi abissi! Eccomi pieno di te!
Il ministro Canella in abito di parata andò ad incontrare i principi stranieri e, fatta secondo il costume una riverenza a schiena rivolta, profferì la sacramentale parola del benvenuto.
Guidello si chinò, dicendo: Tromba di rame perchè raccolse poche monete: acconciò il cordone con un nodo alla militare, in guisa che gli si attraversasse alla schiena la tromba e il drappo sventolasse come un mantelletto, tolse la pergamena dal bastone, la fece a rotolo, e la consegnò al chierico. Questi interrogò: Guidello? L'araldo rispose: Non si guadagna nemmeno il fiato.
Passai davanti all'uscio dello studio con un brivido nella schiena, e scesi giù a precipizio, ed uscii nel giardino, per isferrarmi da quel cerchio. In ogni luogo il vento e la pioggia avevan lasciate le loro tracce.
Vedi come è seraficamente bello? disse, accennando con dito estatico la schiena rigida e snella del cognato. Sempre dico a Carlo: Ah, perchè, perchè il destino non ha voluto ch'io incontrassi prima di te l'apollineo tuo fratello? Nancy sorrise: Ma mi pare molto giovane questo signore.
Bei cani ammaestrati, vecchi servi... fate, suvvia, un inchino davanti ai vostri padroni per l'ultima volta! Piegate la schiena... Più giù! Più giù ancora, per evitare il randello!
Mule bionde, con sonagliere, che trottano a schiocco di frusta, nel sole, senza levar polvere, con le orecchie diritte, il collo teso, la schiena ossuta percorsa da una lunga striscia nera.
Uno aveva una specie di turbante azzurro in testa e un grosso zaino da turista sulla schiena. Sembrava un generale turco. Sul fianco della strada le nostre blindate dominavano con le loro 18 mitragliatrici puntate tutta la divisione austriaca che si avanzava. Sss sss lento monotono stropiccìo di piedi stanchi. Zin zin tric gring zin di fucili che cadevano sulla catasta. «Fetente, vattenne, cammina! A cauci te faccio cammin
Parola d'onesto Indiano? disse gravemente. Parola d'onesto Indiano, disse Nancy mettendo solennemente la sua mano in quella di sua figlia. Schopenhauer, contorcendosi per gli abbaiamenti e i dimenamenti di coda, fu carezzato e ammirato, e dimostrò la sua bravura nello stare seduto sulle zampe posteriori, colla schiena appoggiata al muro.
Il zu Vito scendeva le scale lentamente, con le mani dietro la schiena, ruminando nell'anima nera pessimi disegni, quando incontrò la cameriera che veniva dalla cucina col caffè caldo, per servirlo al padrone che soleva prenderlo a quell'ora.
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